Nel carcere di Reggio maceravano frutta per fare grappa: detenuti scoperti e bloccati

È quanto scoperto dalla Polizia penitenziaria nel corso di un’ordinaria perquisizione. La soddisfazione del Coisp: «Umili servitori dello Stato silenti operano in grave drammatico disagio e scarse risorse umane ma loro non si arrendono, anzi,raddoppiano i risultati»
di Redazione
14 gennaio 2017
14:46

Avevano messo a macerare all’interno di alcuni bidoni un ingente quantitativo di frutta destinata alla produzione di ben 90 litri di grappa. È quanto scoperto stamane nel Reparto destinato alla categoria detenuti “Riprovazione sociale” del carcere di Arghillà nel corso di un’operazione messa a segno dalla Polizia Penitenziaria, coordinato dal Vice Comandante di Reparto,Vice Commissario Iolanda Mercurio, e dal Coordinatore di Sorveglianza Generale Ispettore Saverio Marascio, durante la perquisizione ordinaria.

È quanto riferisce una nota del sindacato Coisp che parla di una «brillante operazione di Polizia Giudiziaria» che «ci consegna la fotografia di un Corpo di polizia di alti valori professionali e personali dediti alle Istituzioni e in difesa di essa».


«Giusto gratificare umili servitori dello Stato che silenti operano in grave drammatico disagio e scarse risorse umane - afferma Domenico Mastrulli - mancano almeno 100 unità di polizia e 10 del Comparto Ministeri ma loro non si arrendono,anzi,raddoppiano i risultati. Pertanto, esprimo il mio più vivo ringraziamento e quello del Sindacato al distaccamento di Polizia Penitenziaria di Arghillà di Reggio Calabria,sentimenti di profonda stima Istituzionale e personale al Vice Comandante di Reparto e agli uomini che con la loro sagacia e la professionalità hanno messo a segno un duro colpo contro la criminalità calabrese».

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