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Beatrice, 18 anni, 21 chili e una terribile malattia con la quale è costretta a convivere fin dalla nascita: l’encefalopatia epilettica farmacoresistente. Beatrice non parla e non cammina, si nutre attraverso dei macchinari. La sua storia raccontata da mamma Maria nel corso della trasmissione “I fatti in diretta”, il rotocalco di approfondimento condotto da Pietro Comito.
La famiglia Davoli vive in casa popolare di Sellia Marina ma da luglio 2016 è costretta a fare i conti anche con istituzioni incapaci di rispondere al grido d’aiuto di una famiglia, che tolgono e si nascondono dietro cavilli burocratici che aggiungono dolore al dolore. Da oltre un anno è stato infatti interrotto uno dei servizi fondamentali di cui Beatrice usufruiva: l’assistenza domiciliare. «Non avevano più i fondi» - riferisce mamma Maria con le lacrime agli occhi. «Anche fare una spesa diventa difficile. Beatrice necessita di una persona che le sia vicino e l’assista 24 ore al giorno. Non ho più una vita, non c’è più giorno, non c’è più notte» - continua la donna.
«Beatrice riceve anche una pensione di accompagnamento ma quei soldi servono solo a coprire le medicine. Mio marito ha un lavoro precario, anche mio figlio». La giovane ha ottenuto anche la possibilità di effettuare riabilitazione in un centro specializzato di Sellia Marina ma - racconta mamma Maria - «trasportare la bambina diventa difficile, se non impossibile». Sì, perché per mamma Maria, Beatrice è sempre la sua bambina e per lei si dice pronta a combattere e a scrivere «persino al presidente della Repubblica se necessario».