Il progetto Landworks invade il centro storico di Cosenza

All'opera un team di studenti provenienti da diversi paesi coordinati dal paesaggista tedesco Stefan Tischer
di Salvatore Bruno
22 maggio 2017
16:11

Suggestivo e affascinante, entra nel vivo nella città di Cosenza il progetto Landworks Calabria 2017 con il coinvolgimento di circa quaranta studenti di arte coordinati dal professor Stefan Tischer, architetto paesaggista tedesco, già direttore della scuola di paesaggio all'Università di Montreal e per tre anni direttore del dipartimento di progettazione a Versailles.

Attualmente Tischer è paesaggista alla facoltà di architettura dell'Università di Sassari e presidente dell'Associazione Landworks che affianca l’ateneo sardo per realizzare installazioni e workshop in luoghi dove maggiore è il contrasto o, se si vuole, il cortocircuito tra bellezza e degrado. Finora Tischer e i suoi allievi avevano operato prevalentemente in Sardegna, in particolare in siti dove il conflitto tra il patrimonio culturale in abbandono e la natura è maggiormente avvertito: parchi minerari, il Sulcis, l'Isola della Maddalena. Il format ampiamente collaudato nell’isola, è stato ora trasferito a Cosenza.


Gli studenti resteranno a Cosenza fino a sabato prossimo, giornata conclusiva di “Landworks”. Un team rappresentativo di diversi paesi come Canada, Svezia, Nuova Zelanda, Germania, Francia, Arabia Saudita, Thailandia, Libano. Vi sono anche dei calabresi, emigrati a Milano per ragioni di studio Tre le proposte formulate: un'installazione rifugio su una radura individuata nel quartiere di Santa Lucia; la chiesa diroccata di Santa Teresa d'Avila sul colle Triglio, nascosta da Palazzo Arnone e, infine, Palazzo Ventura.

Il centro storico è stato presentato come una selva oscura, una vera e propria foresta urbana dove ci sono alcuni edifici che crescono ed altri che muoiono. I ragazzi hanno mostrato di avere le idee chiare. Il loro obiettivo è marcare i percorsi, nominarli e fare in modo che qualche spazio venga utilizzato come snodo.

 

I BoCs Art sono la loro base, una sorta di quartier generale. Poi, l'inizio del lavoro di analisi alla ricerca dell'anima dei luoghi in cui la bellezza convive con situazioni di degrado. Il territorio del centro storico è stato suddiviso in 14 luoghi potenziali da focalizzare, due per ogni studente. Il risultato ha prodotto più di 1000 idee per Cosenza, un percorso creativo molto divertente. Il fil rouge è stato quello che collega il fiume con il Castello Svevo.

Le proposte sono state illustrate al sindaco Mario Occhiuto, favorevolmente impressionato dal lavoro svolto.

 

Salvatore Bruno

Giornalista
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