Inceneritore Falerna. I Sindaci, compreso quello di Nocera, dichiarano che non esiste. Verità o imbroglio dialettico?

Agli atti del comune di Falerna, secondo una nota intrisa di innocente candore dei sindaci dell’Unione, esiste solo una proposta di un project financing da ubicare in luogo da definire. Il sindaco di Falerna in una intervista, invece, ha dichiarato il contrario. Dove sta la verità? A questo punto sono lecite alcune domande
17 maggio 2017
17:50
Il documento del Comune di Falerna
Il documento del Comune di Falerna

Poco fa, è stato reso noto un comunicato dell’unione dei Comuni Mare. Monti, conseguenza, evidentemente, della riunione che si doveva tenere nella giornata di ieri, così come aveva annunciato la Sindaca di Nocera Terinese nel corso della manifestazione contro l’inceneritore che si era tenuta a Marina di Nocera domenica sera. In sostanza questa nota, smentisce che ci sia in un corso una procedura per la costruzione di un Pirogassificatore tra i comuni di Falerna e Nocera Terinese. La nota dell’Unione dei comuni, firmata dai suoi sindaci: il presidente Franco Pucci (Martirano Lombardo) Leopoldo Chieffallo (San Mango d’Aquino), Giovanni Costanzo (Falerna), Pietro Raso (Gizzeria), Amedeo Colacino (Motta Santa Lucia) e Fernanda Gigliotti (Nocera Terinese), in sostanza smentisce tutto e dice che quanto affermato nella nostra inchiesta non sia assolutamente vero per 4 solidi motivi:

1)    Non c’è «un protocollo d’intesa tra i comuni aderenti per la costruzione di un inceneritore»;


2)    «mai esistita, in tale direzione, alcuna delibera dei consigli comunali dei municipi aderenti all’Unione»;

3)    «alcuna possibilità legale di costruire un inceneritore»;

4)    «non esiste alcuna delibera di giunta municipale del comune di Falerna che autorizza la costruzione di un inceneritore»;

 

Inoltre si sostiene che l’unione dei comuni, ha semplicemente “provveduto l’individuazione del capofila dell’Unione nel Comune di Falerna, per la elaborazione di un piano di riduzione dei rifiuti, di efficientamento della raccolta, del riciclo, del riuso, della valorizzazione energetica e/o di compostaggio della frazione umida”. «Agli atti del comune di Falerna – proseguono nella nota (pieni di innocente candore) i sindaci dell’Unione –, che ne ha correttamente avviato la pubblica evidenza con la delibera del 3 aprile scorso, esiste una proposta di un project financing rivolto alla valorizzazione energetica della sola frazione organica prodotta nei comuni dell’Unione, da ubicare in luogo da definire»(sic).

Se la vicenda fosse lineare così come la descrivono i Sindaci, ci dovremmo ritenere soddisfatti. Ma così, purtroppo non è, a cominciare dalle singole dichiarazioni e attività dei Sindaci.

 

Infatti, a riprova della scarsa linearità della questione c’è da registrare a commento della nota dei dell’Unione dei Comuni, una dichiarazione della Sindaca Gigliotti, la quale svestita i panni della “paladina” della lotta contro qualsiasi costruzione di impianto d’incenerimento, indossati nel corso della manifestazione contro l’inceneritore, nella quale aveva gridato a squarciagola: “impediremo qualsiasi impianto che bruci qualcosa”, oggi invece, indossa i panni di “difensore” del Sindaco di Falerna affermando che: «il Comune di Falerna ha dato evidenza pubblica alla proposta di realizzazione, ma questo non significa averne deliberato la costruzione.

Stiamo cercando di spiegare come stanno le cose, ma facciamo fatica a spiegare il nulla», mentre sul suo profilo facebook, sempre la Gigliotti, aggiunge: “le bugie hanno le gambe corte, invitando a partecipare ad un’assemblea convocata dal Sindaco di Falerna per difendere la scelta di andare avanti nella costruzione del “Pirogassificatore”, una posizione, tra l’altro, quella del sindaco di Falerna, ribadita nel corso di un’intervista ad una testata televisiva. A questo punto, oltre a chiederci dove sta la verità, ci sembra di essere di fronte ad un intricato imbroglio dialettico, oppure su scherzi a parte, fate voi. Un imbroglio dialettico che, ci viene il sospetto, sia finalizzato a far abbassare la guardia al movimento di cittadini che si sta mobilitando contro la costruzione di qualsiasi impianto finalizzato a bruciare qualcosa.


Cerchiamo a questo punto di ritornare a fare chiarezza. E lo facciamo ponendo domande secche ai protagonisti di quella che sembra stia per diventare una telenovela. Le istituzioni che devono dare risposte chiare e inequivocabili, sono l’Unione dei Comuni, il Sindaco di Nocera Terinese, il Direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, l’ Assessore Regionale all’Ambiente.

Prima domanda. L’ter di evidenza Pubblica avviato dal comune di Falerna con la delibera 82 del 3 Aprile del 2017, prevede la costruzione di un pirogassificatore così come previsto nel piano economico allegato?

Seconda domanda. E' consentito la costruzione dell’impianto previsto dalla delibera di Falerna dalla vigente normativa regionale?

Terza domanda. L’Unione dei comuni, è d’accordo con quanto approvato in quella delibera, compreso la realizzazione del Pirogassificatore previsto nel quadro economico?

Quarta domanda. Che cosa s’intende per valorizzazione energetica della sola frazione organica prodotta nei comuni dell’Unione?


La pubblicazione della nostra inchiesta sulla costruzione del Pirogassificatore, è un inchiesta basata esclusivamente su atti pubblicati dalle amministrazioni interessate e che ha scoperchiato una vicenda che si stava consumando nella più assoluta indifferenza di tutti gli organi istituzionali coinvolti. Una vicenda che ha registrato anche il silenzio di alcune testate che si fregiano di essere paladini del giornalismo d’inchiesta in questa regione e che, invece, guarda caso, riemergono dal loro letargo, solo per smentire l’ipotesi della costruzione dell’inceneritore e, magari, dare un’aiutino a qualche amico.

A quanto pare, siamo arrivati al punto fatidico: intorbidire le acque. Succede quando vai a intaccare grovigli d’interessi e, in questa vicenda, come abbiamo ampiamente dimostrato ce ne sono molti.

Il Pirogassificaore è un inceneritore? Forse si, forse no. Si costruirà a Falerna? Forse si, forse no. Deve essere autorizzato dalla Regione? Forse si, forse no. Tutto questo, ha un solo nome: imbroglio dialettico.



Il Direttore Generale dell’Ambiente, Domenico Pallaria, il sindaco di Falerna Giovanni Costanzo, il Sindaco di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti e la stessa nota dell’Unione dei Comuni, firmata dai sindaci, non hanno fatto altro che alimentare questo imbroglio dialettico. A questo punto dovrebbe essere, Domenico Pallaria, direttore generale dell’Ambiente a rispondere al netto di ogni ambiguità : l’impianto di Pirogassificazione previsto nel quadro economico della delibera di Falerna, secondo le normative della regione Calabria, si può costruire o no? Punto. Ogni altra disquisizione è superflua. A meno che, si vuole negare l’evidenza, e cioè, il contenuto della delibera 82 del 3/4/2017 (la foto pubblicata in questo pezzo, infatti, testimonia sia l’esistenza della delibera che dell’allegato dove si parla di costruzione dell’impianto e precisamente: impianto completo atto alla trasformazione mediante Pirogassificazione in Energia e Elettrica e Termica.



E’ un falso questo documento? Una bugia dalle gambe corte, come sostiene il sindaco di Nocera Terinese? Qualcuno ci risponda sugli atti, il resto sono chiacchiere oppure imbrogli dialettici. Dalla lettura degli atti dunque, quello che non esiste, non è l’inesistenza della decisione della costruzione di un Pirogassificatore, ma la buona fede di coloro che hanno sottoscritto quel documento.

 Pa.Mo.

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