Droghe, il procuratore Gratteri: “La legalizzazione non risolve i problemi”

A margine di un convegno a Siena ha precisato: “Si dice che legalizzando le droghe si guadagnerebbero 4,5 milioni di euro, ma non si dice quando si spenderebbe per la disintossicazione”
di Redazione
29 maggio 2017
21:14
Il procuratore Gratteri
Il procuratore Gratteri

"Sono contrario alla legalizzazione delle droghe leggere perche' non risolve tanti problemi dei quali si parla ": lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore della repubblica di Catanzaro, a margine di un convegno a Siena organizzato questo pomeriggio da Libera.

 


"Si dice che legalizzandola", ha proseguito il magistrato, "si allontanano i giovani dalle mafie. Non riesco a capire come, visto che le mafie diversificano la vendita delle droghe nelle piazze che controllano. L'organizzazione criminale vende eroina, cocaina, hashish, ectasy. Anche liberalizzando marijuana e hashish, restano le altre. Si dice che legalizzando le droghe si guadagnerebbero 4,5 milioni di euro, ma non si dice quando si spenderebbe per la disintossicazione". "Si dice che la marijuana non fa male", ha ricordato Gratteri, "invece fa ridurre lo spessore delle cortecce cerebrali e fa perdere la memoria. E crea dipendenza. Quando si va nei centri di accoglienza per la disintossicazione, i ragazzi piangendo mi dicono: faccia di tutto pere non fare passare questa legge, perche' noi siamo partiti con le canne. Si dice che legalizzando le droghe si impoveriscono le mafie ma il business della marijuana e' minimo rispetto all'incasso dei 46 milioni all'anno provento del traffico di cocaina". (AGI)

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