Deserta la gara per le luminarie natalizie, Cosenza resta al buio?

Lo sfogo del sindaco Mario Occhiuto sui social: «Gli esercenti ci aiutino a decorare la città»
di Salvatore Bruno
22 novembre 2017
22:44

Cosenza rischia di rimanere orfana delle luminarie e di trascorrere il suo Natale più grigio, da quando Mario Occhiuto ha varcato la soglia di Palazzo dei Bruzi. E’ proprio il sindaco architetto a lanciare l’allarme, affidando il proprio sfogo ad un post sui social. «La gara è andata deserta: invitate tutte le sedici ditte tra quelle specializzate e di primaria importanza a livello nazionale e locale e nessuna offerta ricevuta. Ci sono persone che stanno telefonando da altre città italiane per organizzare pullman in visita a Cosenza e ci chiedono la data di allestimento, ma noi ancora non sappiamo cosa rispondere».

Med Labor esclusa dopo l'inchiesta della magistratura

L’inchiesta avviata dalla Procura sui cosiddetti appalti spezzatino, ha indotto gli uffici di Palazzo dei Bruzi ad escludere la Med Labor dall’affidamento, il cui valore è pari a poco meno di 157 mila euro. L’azienda, che negli anni passati si era costantemente occupata degli addobbi luminosi, è tra quelle attenzionate dai magistrati. Il comune questa volta ha deciso di applicare un criterio di rotazione, escludendo la Med Labor da quelle invitate a partecipare. Ma le sedici ditte interpellate hanno risposto picche. «La città di Salerno spende circa quattro milioni all'anno per le luminarie, venti volte più di noi, senza la nostra qualità progettuale e senza gare poiché si tratta di composizioni artistiche – attacca Mario Occhiuto - Cercano di bloccarci in tutti i modi. Fanno politica con false accuse, continue denunce agli organi giudiziari, delazioni, volgari offese e minacce. Provano a condizionare il nostro lavoro, ad intimorire gli uffici, a scoraggiare le ditte partecipanti e a fare pressioni mediatiche e politiche nei riguardi degli organi dello Stato. La cosa ridicola è che sono quelli della vecchia politica, e i loro scagnozzi, che accusano noi».


In passato numerose irregolarità negli affidamenti

Il sindaco è su tutte le furie: «Parlano di appalti spezzatino e mi viene quasi da ridere. Basti pensare che prima della nostra amministrazione avevano spezzettato in 48 affidamenti diretti i lavori alle cooperative, assegnandoli ogni sei mesi per evitare di raggiungere la soglia massima ed eludendo persino le norme antimafia. Se l'avessi fatto io, o anche se avessi continuato nelle procedure avviate da loro, avrebbero esercitato pressioni tali che, come minimo, avrebbero portato allo scioglimento del Comune, se non al mio arresto per associazione mafiosa. Il comune di Cosenza non aveva mai fatto una gara pubblica per i servizi di raccolta dei rifiuti. Allucinante. Solo ordinanze giustificate dall'urgenza. Venti milioni di spesa all'anno per i servizi principali, con fondi di bilancio corrente, senza gare pubbliche, che si sommavano a tutte le altre. Tant'è vero che noi poi abbiamo ridotto, grazie alle direttive impartite per iscritto agli uffici, il ricorso a procedure negoziate dall'80 % a circa il 35% rispetto alle amministrazioni precedenti».

Il sindaco se la prende con i vecchi arnesi della politica

Occhiuto non ha dubbi nell’individuare le responsabilità: «La colpa non è della magistratura, lo dico subito. Se ci sono denunce e pressioni mediatiche di questo tipo è normale che si svolgano indagini tese ad appurare se esistano reati contro la pubblica amministrazione; d'altra parte gli inquirenti hanno proprio questo compito. E a noi, quando vengono alla luce situazioni reali e concrete di cattive pratiche non può che farci piacere, e ci aiuta nel nostro lavoro. La colpa è invece della vecchia politica: non sopporta che noi possiamo cambiare le cose in una regione in cui finora si viveva solo di clientelismo e di immobilismo. E di annunci. Tale politica ha ovviamente alimentato i populismi, che producono effetti anche peggiori perché determinano lo stallo totale e la delazione assunta come unica strategia d'azione in mancanza di qualsivoglia competenza».

L'appello ai commercianti

Infine una proposta: «Chiedo anche un aiuto a tutti gli esercenti che vogliono collaborare con il comune: dateci una mano a rendere bella come ogni anno durante le feste di Natale la nostra fantastica città. Noi tutti l'amiamo, noi stessi siamo la città, e desideriamo che si presenti più bella e attraente che mai».

Giornalista
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