Viola i sigilli per continuare l’attività del frantoio, arrestato

La struttura era stata sottoposta a sequestro per violazione di norme ambientali. I cittadini avevano segnalato una variazione di colore delle acque del fiume Budello
11 dicembre 2017
11:39

Nella serata di sabato, i Carabinieri della Stazione Rizziconi ed i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, hanno arrestato in flagranza di reato, Domenicantonio Ferraro, 50enne, già noto alle forze dell’ordine, poiché  infrangeva i sigilli apposti al proprio frantoio sottoposto a sequestro per violazione di norme ambientali. L’arresto è giunto all’esito di un’attività di controllo volta ad accertare il rispetto delle prescrizioni imposte all’uomo, poiché personale della Capitaneria di Porto il 05 dicembre scorso lo deferiva in stato di libertà per gravi violazioni ambientali.

Il frantoio sequestrato

In quella circostanza infatti, il frantoio veniva sottoposto a sequestro al fine di inibire la prosecuzione dell’attività lavorativa e prevenire, dunque, ulteriori sversamenti sul suolo e nelle acque sotterranee; già da qualche giorno, infatti, alcuni cittadini avevano segnalato una colorazione anomala della acque del fiume Budello, da ricondurre presumibilmente allo sversamento di reflui derivanti proprio dalla lavorazione delle olive.


Così, sabato scorso, quando i Carabinieri e la Capitaneria di Porto hanno fatto accesso all’interno del frantoio, hanno scoperto che il titolare aveva provveduto a violare i sigilli con l’intento di svolgere regolarmente la propria attività lavorativa mediante l’uso dei macchinari sottoposti a sequestro. Per tali violazioni il Ferraro è stato arrestato e tradotto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

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