Sorical in bilico tra debiti per 142 milioni di euro e acqua non pagata dai Comuni per 280 milioni

La società ha presentato oggi il piano di investimenti. Restano sullo sfondo però le criticità di un sistema ingessato dai mancati incassi e dall’impossibilità di realizzare interventi risolutivi
di Luana  Costa
4 gennaio 2018
16:12
Sergio De Marco, Luigi Incarnato e Roberto Musmanno
Sergio De Marco, Luigi Incarnato e Roberto Musmanno

Il circolo vizioso entro cui si dibatte Sorical ingessata - da un lato dagli ingenti debiti accumulati e dall’altro dall’impossibilità di riscuotere i crediti vantati nei confronti dei Comuni - non si risolverà fin quando l’autorità idrica regionale non entrerà compiutamente in funzione. La legge regionale già approvata in Consiglio consentirà, infatti, di eliminare dai bilanci comunali le poste relative agli incassi della fatturazione dell’acqua rendendo più agevole così il recupero dei crediti e in ultima ipotesi la possibilità di rivalersi direttamente sui cittadini morosi.

 


Investimenti a debito

Fino ad allora Sorical continuerà ad effettuare investimenti accumulando debiti per tamponare un ritardo atavico sull’ammodernamento delle infrastrutture idriche non potendo contare sugli incassi garantiti dalla vendita dell’acqua ai Comuni. Se da un lato Sorical vanta crediti nei confronti delle amministrazioni del valore di 280 milioni di euro, dall’altro ha accumulato un debito del valore di 85 milioni nei confronti della Def Bank per realizzare gli urgenti interventi necessari alla messa in sicurezza degli acquedotti e delle condotte che portano sulle spalle il peso degli anni.

 

Reti colabrodo

A fronte di un anno di eccezionale siccità che ha costretto Sorical a centellinare le risorse idriche indirizzate prevalentemente alla provincia di Cosenza, si registrano dall’altro copiose dispersioni determinate da una rete idrica colabrodo. La quota maggiore di perdite sono concentrate nelle condotte di competenza comunale: oltre il 50% dell’acqua fornita da Sorical alle amministrazioni si perde nelle tubazioni danneggiate o viene drenata da allacci abusivi non registrati senza mai raggiungere effettivamente le utenze cui è destinata.

 

Il piano di investimenti

La società che gestisce le infrastrutture idriche regionali non ci sta però ad apparire come un carrozzone incapace di adempiere alle funzioni per cui è stata creata. Questa mattina nella sede di Catanzaro il commissario liquidatore Luigi Incarnato, l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno e il direttore dell’area tecnica Sergio De Marco hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare il cronoprogramma di interventi messi in piedi in tutta la Calabria. Secondo quanto riferito per il 2018 sono stati pianificati investimenti per un valore di circa 15 milioni di euro di manutenzione straordinaria e di sostituzione di condotte ammalorate.

 

Società ingessata

Resta però sullo sfondo una condizione economica non florida dell’ente. Complessivamente, Sorical è riuscita a totalizzare un debito del valore di 142 milioni di euro che riuscirà a ripianare solo nel 2024: 85 milioni da restituire alla Def Bank per gli importi concessi in prestito per effettuare investimenti in Calabria, 50 milioni da versare all’Enel e 7 milioni derivanti dalla stesura del piano di ristrutturazione del debito. Di contro, vige incertezza sulla possibilità di incamerare i crediti vantati dalle amministrazioni comunali, la maggior parte delle quali in stato di predissesto finanziario. Secondo quanto riferito dal commissario liquidatore sono 30 i Comuni che versano in simili condizioni e nel caso di effettiva dichiarazione di dissesto sarà possibile recuperare solo il 50% delle quote dovute. “Per sanare i debiti delle amministrazioni si rischia di affossare chi sta a monte del sistema” ha infatti dichiarato Luigi Incarnato.

 

Luana Costa

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top