Pirogassificatore Falerna: la Gigliotti ora è a favore. Il comitato pronto per nuove proteste

La Sindaca di Nocera si rimangia l’impegno preso davanti alla popolazione di non aderire alla costruzione del Pirogassificatore. Il Sindaco di Falerna intende andare avanti con la costruzione. I comitati cittadini dei due centri tirrenici pronti a nuove forme di lotta
di Redazione
23 giugno 2017
13:25

Il comitato contro la costruzione del Pirogassificatore al confine tra Falerna e Nocera è nuovamente sul piede di guerra. La battaglia che sembrava dovesse rapidamente spegnersi dopo la manifestazione popolare di Nocera Marina, nella quale la Sindaca di Nocera di fronte a centinaia di persone aveva preso impegno che nessun impianto sarebbe stato costruito, pare destinata a riprendere vigore.

 


Tra i campanelli d’allarme avvertiti percepiti dal comitato no-syngas, il voltafaccia della Sindaca di Nocera, rispetto alla posizione intransigente assunta di fronte alla manifestazione popolare di un mese fa a Marina di Nocera. Proprio in quell’occasione la minoranza del consiliare del comune colse la palla in balzo per richiedere alla Sindaca di Nocera Terinese l’approvazione di una mozione consiliare contro la realizzazione di qualsiasi impianto a combustione sul proprio comune. Un impegno che la Sindaca assunse in quella sede in maniera solenne. In sede consiliare però, la Sindaca, con una gira volta da acrobata circense, ha proposto alla sua maggioranza di bocciare la mozione. Ma non è finita qua. Una settimana dopo, il Sindaco di Falerna, Giovanni Costanzo, aveva convocato un’assemblea Popolare a Falerna, nel tentativo di arginare il fronte del No. Alla manifestazione arrivarono tutti i sindaci dell’Unione dei comuni e, finanche il direttore generale del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Domenico Pallaria. Risultato: contestazioni durissime al Sindaco e presa di distanza del direttore Pallaria, il quale affermo’ che la delibera messa in atto dal Sindaco di Falerna non fosse legittima. Insomma ce ne sarebbe stato abbastanza per indurre qualsiasi Sindaco ad un ripensamento.

Neanche per sogno. Anzi no. L’accordo tra i sette Comuni, è stato messo in discussione solo dal sindaco di Motta di Santa Lucia , l’avv. Amedeo Colacino, il quale si è formalmente ritirato dall’accordo tra i sindaci dell’Unione.

 

Il progetto però, almeno secondo le intenzioni del primo cittadino falernese sembra andare avanti. Una posizione che, tra l’altro, appare rafforzata dal repentino volta faccia del Sindaco di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti, la quale non solo alla fine non ha aderito alla mozione dell’opposizione ma, addirittura, pare che abbia dato l’assenso a qualche privato per realizzarne un Pirogassificatore proprio nel Comune di Nocera Terinese. La cosa, è anche oggetto di una interrogazione a risposta scritta richiesta dalla minoranza del consiglio comunale di Nocera, interrogazione alla quale la Sindaca Gigliotti, allo stato, ha ritenuto non rispondere.

 

E’ in un tale contesto di indecisione e ambiguità e, anche di grande tensione, dunque, che i comitati contro il Pirogassificatore di Falerna e Nocera, hanno deciso di riprendere la battaglia contro la paventata possibilità di realizzare un impianto pirogassificatore nella zona industriale di Falerna. A questo punto, almeno da da quanto si evince dagli atti, sono soprattutto i sindaci di Nocera e Falerna a voler continuare nella iter di realizzazione di un impianto che, in ogni caso, così come hanno ammesso gli stessi esperti intervenuti alla manifestazione organizzata a Falerna dal sindaco a fine maggio, hanno ammesso che non è sicuro. Prendendo spunto dall’atteggiamento dei due Sindaci, il quale va sostanzialmente contro la volontà popolare, a Falerna la portavoce del comitato mi syngas di Nocera Terinese ha incontrato i componenti del comitato costituito a Falerna, guidato da Bernardo Cirillo, presenti anche i rappresentanti di movimenti ambientalisti del lametino. L’obiettivo è quello di pianificare nuovi momenti di lotta. L’incontro è stato proficuo, il nascente movimento infatti, ha manifestato l’esigenza di non mollare la lotta e di individuare tutti gli strumenti di coinvolgimento delle due popolazioni interessate a partire dalla raccolta firme per la indizione del referendum popolare.

 

Re.Ca.

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