Inquinamento del torrente Annea a Montalto, le precisazioni di Caracciolo

Il sindaco: «Già avviati i lavori per il ripristino funzionale dei depuratori di Taverna e Pianette»
di Salvatore Bruno
19 luglio 2017
22:50

«Il 9 maggio scorso è stata firmata la convenzione con la Regione e, dopo aver messo in atto tutte le procedure del caso, la settimana scorsa sono stati avviati i lavori di riefficientamento funzionale degli impianti di depurazione siti in località Taverna e Coretto per un importo pari a circa 150 mila euro».

 


Il sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo precisa le attività condotte dalla sua amministrazione per ripristinare il corretto sistema di raccolte e smaltimento dei fanghi prima che le acque giungano nel torrente Annea, di cui ci siamo occupati con un servizio.

 

Saranno avviati controlli per verificare l'origine delle fonti di inquinamento del torrente

«Siamo riusciti, inoltre, a recuperare dal Ministero dell’Ambiente – prosegue la nota - una somma di circa 40 mila euro, economie di un precedente intervento, per continuare i lavori di risagomatura dell’alveo del torrente Annea.

 

Piuttosto sarebbe interessante verificare, e questo lo faremo presto, se le fonti di inquinamento del torrente siano riconducibili solo al cattivo funzionamento dell’impianto di depurazione montaltese o siano da ascrivere a soggetti diversi. Ancora – prosegue il sindaco - si è riusciti ad ottenere un finanziamento da parte della Regione Calabria di circa 800 mila euro per l’adeguamento della discarica consortile sita in località Crocchi. A breve dovrà essere firmata la convenzione con la Regione Calabria per poter dare il via ai lavori.

 

Stiamo lavorando per poter ottenere i finanziamenti relativi alla Misura 8 del PSR Calabria 2014-2020 che ci permetterebbero di dotare l’ente di un Piano di Gestione Forestale, ormai indispensabile per qualsiasi tipo di intervento nella zona boschiva.

 

Caracciolo: «Infondate le accuse di immobilismo mosse nei nostri confronti»

Il nostro impegno non si ferma e i cittadini non possono non prenderne atto a dispetto – conclude Caracciolo - delle infondate accuse di immobilismo che ci vengono mosse da soggetti poco accorti che intendono fare semplici speculazione senza aver cura di informarsi preventivamente di tutta quella che è la mole di lavoro che svolgiamo quotidianamente.

 

Probabilmente pecchiamo in comunicazione ma preferiamo lavorare in silenzio nell’interesse di quei cittadini che vogliano valutare in modo oggettivo la bontà dei risultati ottenuti».

Giornalista
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