Calabresi nel mondo, acquisiti atti in Fondazione

Nuovi sviluppi nell'inchiesta istruita dal procuratore aggiunto della Dda Bombardieri
di Gabriella Passariello
24 aprile 2015
15:16

Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giovanni Bombardieri ha spedito gli uomini del Nisa (Nucleo sanità e ambiente) e i carabinieri per l’acquisizione di una serie di atti nell’ambito dell’inchiesta su presunte assunzioni irregolari in fondazione “Calabresi del Mondo”, ente in house della Regione Calabria, guidata dal presidente  Giuseppe Galati, deputato lametino di Forza Italia. Nel mirino della Procura le assunzioni sospette a ridosso delle imminenti elezioni amministrative e delle competizioni europee di circa un anno fa. Sotto la lente di ingrandimento  verificare la regolarità  nell’iter  di assunzione dell'ente che ha lo scopo di promuovere azioni per lo sviluppo del sistema economico regionale in collaborazione con i vari network dei calabresi residenti all'estero e troppe sarebbe il numero delle collaborazioni per non destare sospetti. Quando Lacnews24  il primo aprile diede la notizia sull’apertura dell’inchiesta, Galati inviò un comunicato stampa sostenendo la regolarità di tutte le assunzioni. “È strumentale affermare che la Fondazione abbia attivato collaborazioni nell'imminenza delle passate elezioni europee: la gran parte delle collaborazioni cui fanno riferimento gli articoli sono state attivate con atti e provvedimenti assunti nel 2013 (sottolineo nel novembre 2013!), quando ancora non si conosceva né la data precisa delle elezioni europee, né il quadro politico in cui si sarebbero svolte, né i candidati che avrebbero corso. Preciso, aveva affermato Galati nella nota - inoltre, che le collaborazioni citate si riferiscono all'attuazione di 4 diversi progetti (con una media, circa, di sole 20/25 persone impegnate a progetto!) e che molti collaboratori contrattualizzati sono stati impegnati per soli pochissimi mesi (4 o 5!), in presenza di giustificati carichi di lavoro ed in coincidenza di attività puntuali e specifiche di animazione che hanno interessato i territori di tutti i comuni calabresi ed un panel di circa 1000 imprese. Mi dispiace moltissimo, quindi, che si voglia far passare l'idea, invece, che possa esserci una qualunque connessione tra l'attivazione di collaborazioni previste dagli obblighi progettuali, assunte mesi prima delle scadenze elettorali, e le stesse elezioni”. Dichiarazioni pubbliche non sufficienti per la Procura, intenzionata ad andare fino in fondo per verificare l’esistenza o meno di ipotesi di reato in un’inchiesta che al momento non ha indagati.

Gabriella Passariello

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