Inceneritore Falerna, il consigliere Buono: “Una scelta rischiosa”

Il consigliere di minoranza del comune rivolgendosi ai membri della Giunta di Falerna ha dichiarato che hanno mostrato superficialità nel trattare un argomento di notevole rilevanza sociale e che forse non hanno letto bene le carte
27 maggio 2017
08:56

Appena tre componenti della giunta comunale di Falerna, con delibera n. 82 del 3 aprile 2017, dichiarano di pubblico interesse la proposta di project financing, presentata dalla MAREnergy s.r.l., relativa alla realizzazione di un impianto per la valorizzazione energetica della frazione organica dei Rifiuti Solidi Urbani provenienti dal territorio intercomunale dell’Unione dei Comuni “Monti Ma.Re. da Temesa a Terina” da sorgere nell’area industriale di Falerna ubicata in contrada Marevitano”. È quanto sostenuto dal consigliere di minoranza di Falerna Antonio Buono.

 


“A tal proposito il sottoscritto – continua - vista la delibera di giunta nella quale emergevano strane incongruenze e considerata, oltretutto, la delicatezza dell’argomento, ha ritenuto opportuno acquisire gli atti e gli elaborati progettuali depositati presso l’Ufficio Tecnico Comunale al fine di approfondire la natura della proposta progettuale e, al contempo, di confrontarsi con esperti in materia.
Dall’analisi degli elaborati progettuali si evince chiaramente che si tratta di un Pirogassificatore e pertanto di un processo di decomposizione termochimica di materiali organici, ottenuto mediante l'applicazione di calore e in assenza di ossigeno. I prodotti vengono ossidati (processo di pirolisi) in carenza di ossigeno per produrre il syngas (gas di sintesi) e non Biogas prodotto che a sua volta necessita di essere depurato con produzione di ulteriore rifiuto speciale da smaltire che si aggiunge alle ceneri ad alto contenuto di metalli. Inoltre, il famoso syngas “pulito”, per produrre energia dovrà essere bruciato con conseguente emissione di fumi e rumore.



Nell’elaborato grafico, identificato con tavola 2, si asserisce che il progetto rientra nella categoria FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e, pertanto, essendo il processo inferiore a precise capacità nominali, è possibile realizzare l’opera senza necessità di alcuna Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e addirittura tramite Procedura Autorizzativa Semplificata (P.A.S.), decorsi i 30 gg dalla richiesta si ritengono autorizzati alla realizzazione dell’opera; la realizzazione dell’impianto, per come viene descritto negli elaborati progettuali, sarebbe dovuta essersi conclusa entro il 30.07.2017 per consentire il sistema di collegamento con il GSE e il primo anno di esercizio il 2018.


Dalla visione degli elaborati sono emerse delle criticità che il sottoscritto vorrebbe mettere in evidenza ai tre componenti presenti nella giunta comunale 82/2017 che nel dichiarare tale proposta progettuale di pubblico interesse hanno mostrato superficialità nel trattare un argomento di notevole rilevanza sociale.


Nel progetto si asserisce che non essendo attualmente presenti sul luogo previsto per la realizzazione dell’opera piantagioni o cultivar tutelate da vincoli DOP, IPG, DOC o DOCG o colture di altri prodotti tipici, l’impianto non comporta alcun danno al territorio. È sfuggito oppure non si è a conoscenza che a poche centinaia di metri vi sono ettari ed ettari di terreno laddove sorgono produzioni agricole quali: la coltivazione della cipolla rossa di Tropea, uliveti e vigneti. Aziende che hanno nel loro organico centinaia e centinaia di lavoratori e che, quotidianamente, nell’affrontare grossi sacrifici fanno arrivare i prodotti agricoli provenienti dalla nostra area nei posti più svariati del mondo.


La leggerezza con la quale è stata valutata la fattibilità lo dimostra quanto riportato al punto 7.1 di pag. 27 della tavola 2 del progetto, dove in merito all’individuazione dell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto di Pirogassificazione, viene scritto quanto di seguito fedelmente riportato: “In osservanza al principio della filiera corta, l’approvvigionamento sarà effettuato direttamente dalla piattaforma per biomasse della DITTA 58 snc , sita in comune di Collesalvetti, via della Marginata, ad una distanza di ca 100 mt dall’impianto. Pertanto è rispettato il criterio della filiera corta, anzi il criterio del km zero”.


Se non erro Collesalvetti – continua Buono -è un comune della provincia di Livorno, distante da Falerna circa 900 Km. Or dunque, vista l’importanza e la delicatezza che riveste tale progetto, viene spontaneo chiedere ai consiglieri di maggioranza e, soprattutto, ai tre amministratori che ne hanno dichiarato il pubblico interesse, se hanno attentamente esaminato la documentazione presentata dal proponente prima di esprimere il proprio parere favorevole; se tale decisione è stata presa a valle di un’analisi certificata da tecnici esperti in materia, (ingegneri e/o medici) e se, soprattutto, hanno preso seriamente in considerazione che la costruzione di detto impianto possa essere fonte di rischi per i nostri territori e di coloro i quali lo vivranno negli anni avvenire.


Pur consapevole che l’argomento in questione riveste notevole importanza e che le leggi attuali ci impongono di perseguire giusti percorsi per affrontare la corretta gestione dei rifiuti solidi urbani, naturalmente nella tutela per la salute dei cittadini, del territorio e dell’ambiente circostante e nel rispetto delle leggi dello stato.


Per quanto riguarda l’impianto di pirogassificazione esprimo il mio personale dissenso a tale iniziativa che potrebbe compromettere la salute di tutti noi e delle generazioni future (figli e nipoti) essendo, oltretutto, sicuro che esistono valide alternative di gestione e trattamento dei rifiuti.


Pertanto, a tal proposito chiedo a tutti voi consiglieri di maggioranza nel convincere il Sindaco Costanzo nel fare un passo indietro in relazione a questa scelta infelice, come già fatto dal sottoscritto in data 15 maggio u.s. chiedendone la revoca della delibera di G.C. n. 82/2017.


Concludo, nel ritenere che, in questo preciso momento, l’unica cosa certa che abbia rilevanza di pubblico interesse è lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, in quanto sicuramente gradito dalla maggior parte dei falernesi. Pertanto, invito i colleghi consiglieri, sia essi di minoranza che di maggioranza, nel creare le condizioni politiche affinché venga ridata giustamente la parola ai falernesi per esprimere, attraverso il consenso elettorale, una classe dirigente che possa ridare degno splendore alla nostra comunità.

E conclude con una citazione: ‘Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato, quando l'ultimo albero sarà abbattuto, quando l'ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia’. (Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota)”

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