Si riapre il caso legato a Denis Bergamini
Nelle prossime ore, su richiesta della Procura di Castrovillari, si procederà alla riesumazione del cadavere per degli accertamenti sulle possibili reali cause della morte. Caso per ben due volte archiviato come suicidio
Due archiviazioni e tanti punti interrogativi. Dopo 28 anni la Procura di Castrovillari ha però deciso di vederci chiaro ed il procuratore Eugenio Facciolla ha deciso di autorizzare la riesumazione del cadavere di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato steso sull’asfalto della statale 106 la notte del 18 novembre 1989 in circostanze ancora misteriose.
Si riaccendono così i riflettori su un caso al tempo archiviato come suicidio. Una tesi alla quale però non hanno mai creduto i familiari di Denis. Su tutti la sorella Donata, giunta in Calabria per seguire da vicino l’evolversi della vicenda.
Nelle prossime ore, un perito procederà all’operazione. Il cadavere che attualmente si trova nel cimitero di Argenta, in provincia di Ferrara, verrà trasportato a Cona dove saranno eseguite le analisi previste dalla Procura.
La riesumazione della salma è finalizzata a compiere accertamenti tecnici di natura medico-legale per chiarire ogni aspetto del decesso di Denis Bergamini. Verranno usate tecnologie fra le più moderne al fine di sgomberare definitivamente ogni dubbio.