Catanzaro, tornano alla luce le gallerie del San Giovanni

Venerdì 28 aprile saranno inaugurate e per l’occasione sarà offerto un ricco programma di eventi che si protrarrà per quattro giorni fino al primo maggio
di L. C.
24 aprile 2017
17:46

Tornano alla luce le gallerie del San Giovanni che saranno finalmente aperte al pubblico al termine dei lavori di recupero e di riqualificazione curati dall’amministrazione comunale. Venerdì 28 aprile, alle ore 16.30, si apriranno idealmente le porte della Catanzaro sotterranea e, per l’occasione, sarà offerto un ricco programma di eventi che si protrarrà per quattro giorni fino al primo maggio. Sarà possibile scoprire da vicino il percorso delle gallerie grazie alle visite guidate promosse dall'associazione Guide Turistiche Calabresi e che si svolgeranno tutti i giorni, dal 28 aprile all’1 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 (nella giornata inaugurale solo nella fascia pomeridiana). Per rendere il tour più agevole e godibile l’ingresso sarà consentito a gruppi di 30 persone per volta con una sola offerta libera che sarà devoluta alle guide. Presto sarà, inoltre, svelato l’intero programma di iniziative che arricchirà la quattro giorni.

 


I lavori di riqualificazione hanno restituito alla città un sito che, considerando l'alta valenza storico, artistica e culturale, assume un ruolo strategico per il rilancio del centro storico. Le Gallerie del San Giovanni, sorte sui resti del Castello Normanno (1070 circa), hanno subito nel corso dei secoli destinazioni d’uso differenti, prima come ospedale, intorno al XVI sec., grazie alla congregazione dei Bianchi di Santa Croce, poi come convento dai Padri Teresiani, intorno alla metà del XVII sec., per divenire successivamente sede degli uffici del genio militare e, infine, del carcere. I camminamenti sotterranei, misteriosi e trasudanti un passato a molti ancora sconosciuto, riportati in parte alla luce, dovevano non solo consentire in passato alla Signoria un collegamento agevole con l’altro momento del potere, quello religioso, ma anche permettere l’agevole spostamento di soldati in caso di attacco o di fuga.

 

I principali interventi realizzati hanno riguardato la riqualificazione di parte delle gallerie e dei contigui locali sotterranei prospicienti Corso Mazzini, mediante interventi specifici di recupero e risanamento dell’intradosso delle volte, di intonaci, e rifacimento delle pavimentazioni e sottostanti vespai; allestimento di spazi ed ambienti con arredi specifici e predisposizione di elementi finalizzati al miglioramento della fruizione degli spazi museali, interni ed esterni; predisposizione di impianti elettrico e di illuminazione, antincendio, fonodiffusione, tv a circuito chiuso, rete wi-fi, schermi al plasma e punti informativi. Le superfici di parte delle gallerie, in pietra calcarea naturale, oggetto di importanti manifestazioni di umidità, sono state interessate da lavori di recupero e risanamento di alcuni tratti di galleria mediante una controvolta in calcestruzzo a base osmotica, la ricostruzione delle pareti laterali fino a 1 mt in blocchi di pietra tufacea, con sistema di drenaggio delle acque.

 

I materiali impiegati e le tecniche utilizzate, rispettosi dei protocolli ecologici, sono le più avanzate nel campo del restauro. E’ stato garantito il mantenimento della pietra calcarea naturale di scavo, nei tratti di galleria che non presentavano particolari condizioni di degrado, al fine di preservare l’integrità dell’originaria immagine dei percorsi sotterranei all’interno della roccia. La pavimentazione su alcuni tratti del percorso è stata realizzata con lastre di klinker antigelo e antiscivolo il cui effetto pietra, dal colore neutro, si coniuga perfettamente con l’ambiente circostante.

 

l.c.

Giornalista
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