Gioia Tauro, sciopero dei portuali: è guerra dei numeri

Nel primo dei 10 giorni di protesta, i sindacalisti dichiarano che l'astensione è al 100%. Di parere diverso gli operai che, invece, parlano dalla banchina
di Agostino Pantano
13 aprile 2017
12:36

È guerra dei numeri nel primo dei dieci giorni di sciopero proclamati al porto di Gioia Tauro. Da quanto risulta a LaCnews24, infatti, mentre nel piazzale di ingresso al gate i sindacalisti dichiarano che l’astensione “è del 100% negli uffici operativi” – facendo intendere che le attività siano bloccate – gli operai che invece hanno raggiunto la banchina per il turno iniziato alle 7 li smentiscono dichiarando: “Stanno lavorando 70 addetti su 100 e sono operative le sei gru programmate per la mattinata”.  

 


Al di là di queste dichiarazioni discordanti, i rappresentanti del fronte sindacale ritornato unito – Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul hanno organizzato insieme la protesta nel vivo della trattativa “esame congiunto” con l’azienda, che prosegue – hanno ribadito la loro posizione, chiedendo al terminalista Mct “di rivedere il numero di 400 esuberi annunciato, rideterminando il piano delle mansioni da tagliare”.

 

Parallelamente i sindacalisti hanno contestato alla politica “i ritardi nell’attuazione dell’Accordo di programma quadro”, il maxi investimento col quale si intende riportare al lavoro gli operai che a fine giugno l’azienda dovrà licenziare.    

 

Agostino Pantano

Giornalista
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