EUMENIDI | «Deve fare la rinuncia agli studi altrimenti non riusciamo a farla entrare»

Sotterfugi e strategie per inserire i segnalati in Garanzia Giovani. Una vera e propria catena di montaggio che arrivava anche dai soci di Aeroporti di Roma
di Tiziana Bagnato
12 aprile 2017
16:20

Pur di riuscire ad assolvere a tutte le pressioni che ricevevano, i vertici Sacal chiedevano ai loro sottoposti di inventarsi sotterfugi o scappatoie tali da potere riuscire nell’obiettivo, inserire i segnalati in Garanzia Giovani. Nel caso della candidata Aida Lupia Palmieri, segnalata da Roberto Mignucci, membro del cda Sacal per Aeroporti di Roma, è lo stesso presidente Colosimo insieme alla responsabile dell’ufficio legale Ester Michienzi, a fare pressioni perché altrimenti quelli “di Aeroporti di Roma rompono i coglioni”.

 


Quando viene fuori che la Palmieri non poteva essere avviata al tirocinio perché iscritta all’università, Mignucci palesa le sue preoccupazioni visto che a sua volta avrebbe ricevuto la segnalazione da un personaggio di peso. Per questo chiede che le motivazioni del mancato avviamento gli vengano messe per iscritto.

 

La Michienzi lamenta poi il fatto che la ragazza pur sapendo i requisiti necessari non abbia fatto presente la cosa e si lascia andare ad uno sfogo sui segnalati: “Ci sono questi che premono, fanno, ci danno delle assicurazioni che possono entrare in questo stage…e poi vanno lì, imbambolati, eppure sono dei ragazzi che dovrebbero avere una preparazione”.

 

Anche Colosimo non prende bene la circostanza. Per lui la Lupia è “quella di Aeroporti di Roma”. Il direttore generale Mancuso propone allora che la ragazza abbandoni gli studi. A chi gli propone di fargli fare una stage universitario, Colosimo spiega che quello della Regione è a pagamento.

 

Tiziana Bagnato

Giornalista
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