Presunte spese pazze alla Regione, udienza del processo “Rimborsopoli” a Reggio

Indagati politici e collaboratori. Contestati presunti illeciti nella gestione dei rimborsi dei gruppi consiliari
di Redazione
6 aprile 2017
22:28

Si è svolta oggi a Reggio Calabria dinnanzi al Gup, Adriana Trapani, l’udienza relativa al procedimento Rimborsopoli che vede imputati alcuni consiglieri regionali della precedente legislatura per ipotesi di reato quali peculato e falso. Secondo l’ipotesi dell’accusa i consiglieri avrebbero chiesto e ottenuto rimborsi illegittimi per spese non previste dalla legge regionale.


Durante l’udienza odierna sono state sollevate eccezioni di incompetenza territoriale in favore di diversi uffici giudiziari da individuarsi nelle città sede degli istituti bancari in cui i gruppi consiliari avevano acceso i conti correnti. Le difese hanno sostenuto che proprio in tali città debba radicarsi la competenza giudiziaria poiché da ritenersi unico luogo di commissione del reato. La tesi non è però stata accolta dal Gup di Reggio Calabria.



Dopo una lunga Camera di consiglio è stata emessa un’ordinanza con la quale sono state rigettate le eccezioni sollevate. Al termine è stato redatto un calendario delle udienze che si avvieranno il 5 giugno con la discussione del pubblico ministero e si concluderanno il 9, giorno in cui è prevista la decisione in ordine al rinvio a giudizio degli imputati.

 

Nelle precedenti udienze era stato sollevato il difetto di notifica nei confronti degli imputati Nicola Adamo e Domenico Talarico.


Gli altri imputati. Ferdinando Aiello di Cosenza (Pd), Bruno Censore di Serra San Bruno (Pd), Demetrio Battaglia di Reggio Calabria (Pd), il senatore Giovanni Bilardi di Reggio Calabria (Ncd), con il suo assistente personale, Carmelo Trapani, Agazio Loiero di Santa Severina (Autonomia e diritti), Nicola Adamo di Cosenza (Pd), Carlo Guccione, consigliere regionale (Pd), Antonio Scalzo consigliere regionale di Conflenti (Pd), l’ex segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera di Reggio Calabria (Udc, poi Ncd), gli ex consiglieri Pasquale Tripodi di Reggio Calabria (Centro democratico), Alfonso Dattolo di Rocca di Neto (Udc), Alfonsino Grillo di Gerocarne (Vibo Valentia, eletto con la lista “Scopelliti presidente” poi passato in Ncd), Giuseppe Bova di Reggio Calabria (Pd), Emilio De Masi di Crotone (Idv), Domenico Talarico di Conflenti (Idv), Sandro Principe di Rende (Pd), Pietro Amato di Borgia (Pd), Mario Franchino di Montegiordano (Autonomia e diritti, poi Pd), Mario Maiolo di Cosenza (Pd), Francesco Sulla di Cutro (Pd), Vincenzo Ciconte di Catanzaro (Pd), Giovanni Raso (già collaboratore nella commissione Bilancio per il gruppo Udc), Candeloro Imbalzano di Reggio Calabria (lista “Scopelliti presidente”), Diego Fedele (figlio dell’ex assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele, quest’ultimo già a giudizio con rito immediato), Giovanni Franco (Reggio Calabria).

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