Massoneria, il Grande Oriente d'Italia denuncia l’Antimafia

Dopo il sequestro degli elenchi la loggia presieduta dal Gran Maestro Stefano Bisi chiede alla Magistratura «la verifica delle liceità dei comportamenti e degli atti adottati dalla Commissione e dai suoi componenti»
di Redazione
1 aprile 2017
13:11

Il Grande Oriente d'Italia ha presentato una denuncia alla magistratura chiedendo di valutare la liceità del sequestro degli elenchi degli iscritti calabresi e siciliani operato dalla Finanza alcune settimane fa su richiesta della commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. A renderlo noto è il Grande Maestro del Goi, Stefano Bisi.


Il Grande Oriente d'Italia spiega che dopo la notifica, il 17 marzo scorso, al Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle associazioni criminali, anche straniere, nonché singolarmente a tutti i suoi componenti, di una formale istanza di revisione in autotutela finalizzata alla richiesta di annullamento e/o di revoca del provvedimento di perquisizione e sequestro emesso il 1 marzo, «ha dovuto prendere atto di una mancata risposta a tale istanza per non dire del silenzio più assoluto in merito». Conseguentemente, «ampiamente passato il termine assegnato, il Grande Oriente d'Italia ha ritenuto di dover rappresentare alla Magistratura i fatti con una richiesta di verifica delle liceità dei comportamenti e degli atti adottati dalla Commissione e dai suoi componenti. In un contesto di massima collaborazione con la Magistratura, e nel quadro di una forte ispirazione ai massimi principi di legalità costituzionale, il Grande Oriente d'Italia attende fiducioso gli esiti di questa verifica», conclude il Gran Maestro del Goi, Stefano Bisi.


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