Greco confermato segretario Femca Cisl: “Politica inadeguata a fare del sud il volano del paese”

Pompeo Greco, nel suo intervento ha evidenziato i tratti salienti del servizio idrico e ha tracciato un’analisi del contesto sociale ed economico che in questa fase sta vivendo la Calabria
di Redazione
21 febbraio 2017
17:13

Pompeo Greco, è stato confermato segretario regionale della Femca Cisl. Nel suo intervento ha evidenziato i tratti salienti del servizio idrico ma non ha mancato di fare una analisi del contesto sociale ed economico che in questa fase sta vivendo la Calabria, critici alcuni passaggi della sua relazione alla politica calabrese. “Il sindacato è e rimane, anche con i suoi limiti, un soggetto interlocutore credibile e in grado di rappresentare i bisogni delle persone. Quei bisogni a cui invece, gran parte della politica- ha sottolineato nella sua relazione- non è più in grado di dare risposte adeguate. Le persone si suicidano perché disperate non riescono più ad andare avanti, e i nostri politici discutono di altre cose”.

 


Secondo Greco bisogna contrastare i tagli dei servizi pubblici, della sanità, con la riduzione della rete ospedaliera, dei tribunali, dei Giudici di pace, delle agenzie delle Entrate, è necessario, per ciò che è di nostra diretta competenza, una legge per il riordino del sistema del ciclo integrato delle acque . Arrestare la desertificazione industriale e il depauperamento dei siti produttivi nel territorio. “La classe politica –ha poi proseguito- è purtroppo inadeguata a fare del mezzogiorno il volano per lo sviluppo del paese. Il mezzogiorno è considerato un peso, una zavorra. Non è più accettabile questa situazione è necessario un percorso sinergico tra la buona politica, il sindacato e la sana imprenditoria calabrese per cercare di invertire la tendenza”.

 

Il segretario poi si è soffermato sul lavoro della Femca Calabria fin qui fatto, partendo dalla vertenza dell’acqua. Dalla depurazione di RC al ciclo integrato della provincia di KR e più in generale sul riordino del sistema del ciclo integrato di tutta la Calabria. Su questo tema, molto sentito e molto attuale, che riguarda non solo i lavoratori interessati ma più in generale tutti i calabresi, ha voluto particolarmente soffermarsi. A cominciare dalla delle criticità e disagi che i cittadini di Cosenza e Reggio C., e non solo, hanno dovuto sopportare. “Nel congresso del 2013 –ha affermato il segretario CISL- ci preoccupammo di analizzare secondo il nostro punto di vista le motivazioni di quella criticità che tuttora persiste. Partimmo dall'analisi del fallimento determinato dallo stravolgimento da parte della politica, senza distinzione di colore, della geniale intuizione dei principi contenuti nella Legge Galli del 1994, indicammo la nostra proposta che contemplava la creazione di un unico gestore del servizio, soggetto istituzionale pubblico trasparente ed efficiente, a cui affidare anche la riscossione diretta dei tributi, con l’obiettivo di creare quel circolo virtuoso capace di salvaguardare i diritti dei lavoratori attraverso il pagamento costante degli stipendi, e di permettere all’azienda una gestione efficiente del servizio anche con produzioni di benefici a vantaggio degli utenti, con il contestuale abbassamento delle tariffe e miglioramento del patrimonio infrastrutturale”.

 

Pompeo Greco poi si è soffermato sulla questione Sorical è ha voluto esprimere il proprio punto di vista sulla qualità dei dipendenti, ultimamente oggetto di critiche polemiche. “In Sorical, operano circa 260 lavoratori le cui competenza e professionalità andrebbero difese e valorizzate e non, come sta accadendo, mortificate con generiche, ingenerose accuse di inefficienza le cui responsabilità andrebbero invece ricondotte più verosimilmente nell'incapacità di quell'effettivo " carrozzone politico" di qualsiasi colore, che ci ha governati negli ultimi anni, di definire, come detto, un'idonea azione progettuale di prospettiva. È indiscutibile, per quel che ci riguarda, che sia imprescindibile ripartire dal Know how e dalle competenze degli attuali lavoratori della Sorical per creare quel soggetto unico gestore più volte richiamato dal Governatore Oliverio per gestire il SII in Calabria”.

 

Pesantissimo da parte del segretario regionale della Femca l’accenno alla situazione di Reggio Calabria, “a RC il comune emana un bando per i lavori relativi allo schema depurativo dell’agglomerato cittadino attraverso la formula del projet financing. In caso di aggiudicazione è prevista oltre la gestione per 25 anni del servizio di depurazione anche la fase di progettazione e riammodernamento degli impianti. Da gestire investimenti per 70 ML di euro 35 a carico del soggetto gestore e 35 pubblici. Cifre importanti che hanno attirato ovviamente anche l’interesse della malavita organizzata. Convinzione questa che si rafforzò quando alla gara partecipò una sola associazione temporanea di imprese che si aggiudicò l’appalto con un ribasso irrisorio dello 0,1% Cercammo per oltre un anno, supportati anche qui dalla struttura regionale confederale, con Sergio Pititto e Paolo Tramonti, di far valere i diritti dei lavoratori che in questo cambio di gestione rischiavano di perdere il posto di lavoro. Ci scontrammo contro quello che abbiamo sempre definito un muro di gomma con forti condizionamenti ambientali e in completa assenza delle istituzioni che cercammo più volte di coinvolgere. Situazioni poco trasparenti e poco chiare. Le ultime inchieste giudiziarie ci hanno dato le risposte. Risposte inequivocabili che hanno fatto emergere pesantissimi intrecci tra la malavita organizzata e componenti deviate delle istituzioni con cui noi cercavamo inutilmente di confrontarci”.

 

Un’analisi lucida e puntale dunque, quella delineata da parte del confermato segretario regionale della Fmeca Cisl che ha toccato i nervi scoperti del settore, un’analisi contestualizzata in momento particolare della nostra regione.

 

Amara la riflessione sulle difficoltà dei lavoratori e delle lavoratrici. “Difficoltà implementate anche dalla condotta spregiudicata e senza scrupoli e con evidenti intrecci con la malavita organizzata, -ha affermato senza mezze parole Greco- di una parte degenerativa, speriamo limitata, della nostra classe politica che é arrivata a utilizzare per fini e interessi personali, con virtuosismi del più becero malaffare, fondi europei destinati al credito sociale da utilizzare per alleviare il grande disagio sociale di molti calabresi”. Secondo il dirigente Cisl, “le varie inchieste della magistratura, che si sono susseguite in questi ultimi periodi, hanno fatto drammaticamente emergere uno spaccato devastante della nostra Calabria, politica deviata, massoneria e ndrangheta controllano settori importanti dell'economia e addirittura in alcune aree questo avviene in maniera pressoché totale”.

 

Pa.Mo

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