Reggio, appello “Fiore”: confermate le 8 condanne contro la cosca Gallico

Il processo aveva preso le mosse da un’indagine che era riuscita a risalire ad una serie di estorsioni operate dagli affiliati, che imponevano il pizzo che nelle intercettazioni telefoniche veniva chiamato “fiore”
di Agostino Pantano
20 febbraio 2017
21:15

Rideterminate solo 2 pene e confermate tutte le 8 condanne: finisce così il processo d’appello contro gli esponenti della cosca Gallico, che erano a giudizio dopo l’operazione “Fiore”. La Corte si è pronunciata nel pomeriggio di oggi portando a 7 anni la pena inflitta a Loredana Rao e Antonino Cosentino che in Primo grado erano stati condannati rispettivamente a 8 anni e 9. Tutto il resto è rimasto invariato, così come aveva disposto nel marzo del 2015, il Gup del Tribunale di Reggio Calabria, Davide Lauro.

 


La condanna per Rocco Bartuccio è a 6 anni e 8 mesi,  quella per Rocco Brunetta è a 4 anni e 4 mesi, 7 anni per Emanuele Cosentino,  5 anni e 4 mesi per Antonino Gallico, 7 anni e 4 mesi per Domenico Nasso, 8 anni per Ivan Nasso. Nel processo contro gli esponenti della cosca, ritenuti colpevoli anche di estorsione, erano costituiti parte civile il Comune di Palmi, il Fai (federazione associazioni antiracket), la Provincia di Reggio Calabria, la Regione, e le vittime accertate Giuseppe Cilona e Carmelo Pirrottina.

 

Il processo “Fiore” aveva preso le mosse da un’indagine che era riuscita a risalire ad una serie di estorsioni operate dagli affiliati, che imponevano il pizzo che nelle intercettazioni telefoniche veniva chiamato “fiore”.       

 

Agostino Pantano

 

Giornalista
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