Intimidazione al sindaco di Cassano, danneggiata la lapide della tomba del padre

La lapide imbrattata nella notte con della vernice nera. Il primo cittadino: «Atti mafiosi che mi lasciano sconfortato»
di Redazione
18 febbraio 2017
15:25
Il sindaco di Cassano, Gianni Papasso
Il sindaco di Cassano, Gianni Papasso

«Ero a Reggio Calabria per una riunione importante del Consiglio delle autonomie locali, quando mi hanno avvisato del fatto. E sono davvero senza parole». È il primo commento del sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, alla notizia che la lapide della tomba di suo padre Gaetano, nel cimitero cassanese, era stata imbrattata, nella notte, con della vernice nera. «Sono deluso di quanto accade - ha detto Papasso all'Agi - sono atti mafiosi che mi lasciano sconfortato».


Il Cal: «piena solidarietà a Papasso». Il Consiglio delle autonomie locali della Calabria, che questa mattina avrebbe dovuto procedere all'elezione del suo presidente, ha rinviato i propri lavori in seguito alla grave intimidazione che ha colpito Giovanni Papasso. Quest'ultimo, che era presente a Palazzo Campanella, e' dovuto rientrare tempestivamente nella propria sede. Alla luce di quanto accaduto, la proposta del rinvio e' stata avanzata dal presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che ha insediato il Cal, ed e' stata approvata all'unanimità.



Il Consiglio delle autonomie locali, manifesta «sdegno per l'ennesimo inquietante episodio che ha riguardato un amministratore locale calabrese; esprime ferma condanna per il vile atto intimidatorio e rivolge esprime piena solidarieta' e vicinanza al sindaco Papasso».

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