Pagavano merce con assegni rubati, arrestati due cosentini

Si tratta di due venditori ambulanti. Contestati i reati di truffa, ricettazione e sostituzione di persona
di Francesco Pirillo
17 febbraio 2017
10:01
Carabinieri
Carabinieri

I carabinieri di Amantea hanno eseguito, a Cosenza e Rende, due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per truffa aggravata, ricettazione aggravata e sostituzione di persona aggravata. Sono stati arresti di D.P.S. e D.R.M., entrambi 55enni di Cosenza, pluripregiudicati, venditori ambulanti.

 


Le indagini sono partite lo scorso 31 gennaio dopo una truffa, avvenuta ad Amantea, ai danni di una ditta alla quale i due. avevano ordinato 150 colli contenenti bombolette di stelle filanti di carnevale. Al corriere è stato consegnato un assegno, risultato poi provento di un furto, e successivamente i due si sono dileguati con l'intera merce facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, riuscivano a ritrovare il materiale già la notte del 31 gennaio e ad identificare gli autori della truffa.

 

Le successive indagini hanno consentito di portare alla luce un modus operandi e un collaudato sistema di truffe nell'acquisto di merce che, in alcuni casi, veniva successivamente rivenduta dagli ambulanti. Nello specifico i due cosentini, all’atto della consegna della merce, effettuavano un pagamento con assegni, tutti risultati rubati, e riuscivano sempre a distrarre il corriere incaricato della consegna dei prodotti e ad appropriarsi della merce, dileguandosi nell’immediato.

 

I due pensavano di farla franca approfittando di agire sotto mentite spoglie e sicuri di non essere riconosciuti sui paesi della costa del basso tirreno cosentino dove avvenivano le compravendite sfociate in truffe. Nella perquisizione eseguita contestualmente alle ordinanze cautelari i Carabinieri hanno anche rinvenuto e posto sotto sequestro altri assegni rubati e circa 3600 bombolette di stelle filanti di carnevale del valore complessivo di €6000 circa frutto di condotte delittuose.

 

Il giro di truffe, finora scoperto, ammonta a circa 30.000 euro: le indagini, tutt’ora in corso, sono volte a individuare ulteriori episodi di truffe perpetrate dai due arrestati. L’altra accusa grave che pende sui due è quella di ricettazione aggravata poiché in concorso tra loro, con lo stesso disegno criminoso e al fine di commettere le truffe descritte, hanno ripetutamente utilizzato assegni bancari, emessi da un istituto di credito, con filiale a Cosenza: tali titoli di pagamento sono riconducibili a un furto del novembre 2014 in Crotone di circa mille assegni, e quindi con una potenziale fonte di guadagno illecito anche milionario, se diversificato nel tempo.

 

Francesco Pirillo

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