Catanzaro, amministrative: l’uso o meno del simbolo del Pd fa discutere

L’argomento sarà discusso nel corso del prossimo tavolo dell’interpartitica insediato ieri sera. L’idea per ora è quella di costruire un’alleanza civica
di Luana  Costa
12 febbraio 2017
17:08

L’utilizzo o meno del simbolo del Partito democratico all’interno del grande contenitore che porterebbe ad un coagulo di più forze politiche in vista delle prossime elezioni amministrative a Catanzaro è l’argomento che sarà posto sul tavolo del prossimo incontro dell’interpartitica insediatasi ieri sera. L’organo interlocutorio per discutere il perimetro delle alleanze ha aperto nella serata di ieri il valzer degli incontri con un faccia a faccia tra il Partito democratico e il blocco centrista composto da Ncd e Udc. Ancora non ci sarebbe alcun nome di candidato sindaco sul tavolo ma solo la volontà da ambo le parti di portare avanti il progetto che riproporrebbe su scala locale l’alleanza che regge gli equilibri del governo nazionale. All’ordine del giorno del prossimo incontro, invece, l’utilizzo o meno del simbolo del Pd nell’ambito della coalizione: “L’idea sarebbe quella di fondare un’alleanza civica ma se ne discuterà nel prossimo incontro” ha chiarito Anna Maria Cardamone, sindaco di Decollatura e figura a cui è stata affidata la gestione della fase elettorale sui tre colli. E l’argomento sembra di quelli capaci di surriscaldare gli animi dal momento che ci sarebbe chi il simbolo del Pd non sembra disposto a sacrificarlo sull’altare dell’alleanza.

 


Non meno problematica si sta rivelando la definizione del perimetro della coalizione. “Da parte nostra c’è grande apertura al dialogo verso tutte le forze” ha aggiunto Cardamone ma ancora nessun incontro sembra in programma con il movimento civico “Cambiavento”, rappresentato dal professore universitario Nicola Fiorita che tanto entusiasmo ha suscitato anche tra gli appartenenti dello stesso Pd tanto da essere presenti alla prima uscita pubblica del movimento. Tra gli altri il consigliere regionale Arturo Bova, il deputato Sebastiano Barbanti, il segretario del circolo cittadino Pasquale Squillace e il giovane segretario del circolo Gd Andrea Scalzo. Insomma, tutto lascia presumere che il “fattore” Fiorita oltre a rappresentare la novità della campagna elettorale potrebbe avere un effetto dirompente all’interno del Pd. “Non c’è stato alcun incontro con il Partito democratico” ha chiarito il rappresentante di Cambiavento, che può già contare su una lista con il proprio simbolo e almeno un’altra di movimenti civici che hanno aderito al progetto.

 

Luana Costa

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