Caulonia, strade al collasso dopo i nubifragi: «Si rischiano danni irreparabili»

Il comitato “AttiviAmo Caulonia” illustra le criticità e i pericoli delle principali arterie di collegamento: «A rischio la propria e altrui incolumità»
di G. D.A.
31 gennaio 2017
10:11
Foto delle arterie di collegamento a Caulonia
Foto delle arterie di collegamento a Caulonia

E’ trascorsa una settimana dalle intense precipitazioni che hanno colpito la Calabria. Un maltempo i cui effetti continuano a consumarsi quotidianamente sotto gli occhi dei cittadini.

 


Difficoltà insistono lungo la costa Jonica e soprattutto nei territori rientranti nel comune di Caulonia: «Oggi, le strade provinciali e comunali – riporta una nota del comitato “AttiviAmo Caulonia” -  sono diventate impraticabili e in particolare quelle percorse quotidianamente dagli abitanti delle frazioni di Campoli, Calatria, Ursini e San Nicola».

 

A destare timore le «molte frane ancora sull’asfalto che costringono i pendolari a fare slalom con i propri mezzi tra gli accumuli di terra, mettendo in pericolo la propria incolumità e quella degli altri».

 

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Elencate le singole criticità:

- La strada che collega la contrada Belvedere con la frazione Carrubara è completamente chiusa da una settimana a causa di una parte di vigneto franata sull’asfalto;

 

- La strada provinciale 89 che collega le frazioni di Ursini, Campoli, San Nicola e Calatria a Caulonia Marina è interessata da frane che costringono i veicoli al transito alternato, in particolare si segnalano quelle che si trovano al km 3,000, al km 4,500 e al km 5,200, al km 11,00. All’intersezione con la strada  provinciale 88, poi, il tratto è completamente dissestato.

 

- Sulla strada provinciale 90, che conduce sempre a Caulonia Centro, registrate altre frane al km 0,150, e al km 0,700.

- Transito alternato sul ponte Allaro: «Ma questa – aggiungono - è un’altra storia».

 

- E, infine, la strada che porta a San Nicola costeggiando l’Allaro, è in parte stata erosa dalle acque della fiumara. Avvenimento che si ripete con sistematicità ogni volta che la fiumara aumenta la propria portata «del resto - specificano - è stata costruita proprio attaccata all’alveo fluviale, senza predisporre alcuna protezione».

 

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Tutti i canali di scolo «erano e sono rimasti ricoperti da fango e detriti e le acque si riversano sull’asfalto provocando altri danni e minacce alla sicurezza».

 

«Il nostro movimento civico – si scrive in conclusione - evidenzia la necessita di un tempestivo intervento al fine di scongiurare situazioni di danni irreparabili nei confronti degli utenti della strada, ricordando che i cittadini sono, prima di tutto, contribuenti fiscali degli organi tenuti a garantire la dovuta sicurezza».  

 

g.d'a.

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