Oliverio continua a tentennare. E il centrosinistra diserta il vertice di maggioranza

Tante e pesanti le assenze registrate nel corso della riunione di maggioranza convocata a Catanzaro per anticipare il report di fine legislatura. E intanto di rimpasto neppure l'ombra
di Riccardo Tripepi
23 gennaio 2017
23:06

Oliverio continua a tirare la corda. Ieri la riunione di maggioranza convocata a Catanzaro per anticipare il report di fine legislatura si è trasformata in un autentico flop. Tante e pesanti le assenze e, soprattutto, nessuna nuova all'orizzonte. Il contenuto del report, ormai ampiamente conosciuto da tutti, non servirà certo a risollevare le sorti della legislatura.

 


I partiti di maggioranza si aspettavano, finalmente, un segnale da parte del presidente e, in particolare, un rimpasto di giunta che potesse consentire un rientro della politica nei processi decisionali. Un segnale di maggiore coinvolgimento dei partiti e dello stesso Consiglio regionale.

 

Ed invece Oliverio che pure sembrava convinto del passo continua a rimandare. Troppi gli appetiti da saziare con il cambio di due o tre professori. Ed allora, di incertezza in incertezza, il presidente continua a rinviare. Non si dovrà parlare di rimpasto, ma di "aggiustamenti nella nuova fase". In buona sostanza Oliverio vuole e deve cambiare, ma ancora non ha le idee chiare né in entrata e né in uscita.

 

Un'impasse cui si aggiunge anche la difficoltà con il partito nazionale. I rapporti con il segretario nazionale Mattero Renzi si sono raffreddati e parecchio, almeno per due ordini di ragioni.  Il primo: Oliverio fa piena parte di quel notabilato di cui ha parlato Renzi per spiegare la sconfitta al referendum nelle Regioni meridionali e anche in Calabria. Secondo: sulla sanità, il presidente della giunta, come il collega campano De Luca, sta raccogliendo il seminato e si prepara a dover subire un'altra sconfitta con la nuova conferma di Scura e Urbani. E, dunque, Oliverio preferisce rimanere abbottonato e rimandare ogni decisione di qualche altro tempo, limitandosi a elencare gli interventi, assai pochi, messi in campo dal suo governo.

 

Ed è così che moltissimi tra i consiglieri non si sono neanche disturbati di prendere parte all'incontro. Assente il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto per impegni istituzionali nella Capitale. Assenti poi, casualmente, tutti i più critici del centrosinistra. Hanno marcato visita: Carlo Guccione, Enzo Ciconte, Antonio Scalzo e Flora Sculco, ma anche Vincenzo Pasqua della Olvierio presidente e il democrat reggino Mimmo Battaglia. Tutti coloro che, messi all'angolo dalla gestione accentratrice del governatore, non si riconoscono più nel progetto. E aspettano risposte da Oliverio e anche da Magorno.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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