Massimo Scura indagato per omissione

Omessa esecuzione della sentenza del consiglio di Stato, per questo motivo il commissario della Sanità calabrese sembra finito nel mirino della Procura della Repubblica. L’indagine condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dal pm Vincenzo Luberto
di Redazione
19 gennaio 2017
19:20

Omessa esecuzione della sentenza del consiglio di Stato, per questo motivo Massimo Scura è finito nel mirino della Procura della Repubblica. La sentenza del Consiglio di Stato si era pronunciata sulla legittimità della chiusura del presidio ospedaliero della cittadina dell’alto tirreno. L’organo giudiziario, infatti, aveva annullato, in parte qua, il decreto del Commissario del servizio sanitario della regione Calabria n. 18/2014 relativamente alla disposta trasformazione del presidio ospedaliero di Praia a Mare in ospedale distrettuale/Capt.

 


Il Collegio aveva dichiarato l’obbligo del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del SSR Regione Calabria, con l’eventuale ausilio, ove necessario, anche delle altre amministrazioni coinvolte, “di dare esatta esecuzione al giudicato, tenendo conto delle argomentazioni esposte nei paragrafi 2.5 e 2.6 della sentenza n.2576/2014”. Secondo la Procura, Scura avrebbe omesso di eseguire il dispositivo della sentenza.

 

Protagonisti di questa battaglia i sindaci di Praia a Mare e Tortora, Antonio Praticò e Pasquale Lamboglia.

 

L’indagine condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dal pm Vincenzo Luberto, sembra ormai entrata nel vivo, il nucleo di Polizia Tributaria della GdF di Catanzaro stamattina ha acquisito nuova documentazione al presidio ospedaliero di Praia a Mare.

 

Il Consiglio di Stato aveva ordinato al Commissario ad acta di ripronunciarsi nel termine stabilito di 120 giorni, sulla disposta trasformazione del Presidio ospedaliero di Praia a Mare in ospedale Distrettuale/Capt. Il Commissario, avrebbe dovuto rinnovare “la valutazione dei vari elementi conoscitivi, che nel Piano di Riordino della Rete Ospedaliera (approvato con decreto n18/2010) erano stati posti a fondamento della contestata trasformazione, tenendo conto del fatto che la sentenza da ottemperare aveva annullato in parte qua tale provvedimento per difetto di istruttoria e travisamento nei limiti in cui la trasformazione del Presidio ospedaliero di Praia a Mare in Ospedale distrettuale/ Capt era stata disposta senza considerare che la prevista collocazione del più vicino presidio a Cetraro, in realtà, risultava in contrasto con i parametri di distanza e di tempi di percorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nello stesso Piano di Riordino delle Rete ospedaliera, e puntualmente analizzati nei paragrafi 2.5 e 2.6 della motivazione della sentenza rimasta inadempiuta”.

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