Renzi incontra i segretari regionali: «Il Pd esca dai palazzi»

Alla riunione l’ex premier ha chiesto massimo impegno per ricucire lo strappo con i territori, specialmente quelli che hanno risposto male alla consultazione referendaria. E la Calabria rientra sicuramente tra questi
di Riccardo Tripepi
18 gennaio 2017
22:08

Procede il lavoro di riorganizzazione del Pd al quale l’ex premier Matteo Renzi si sta dedicando anima e corpo. Oggi, a Roma, è stata una giornata fitta di appuntamenti per i democrat, a partire dalla riunione che il segretario nazionale ha tenuto insieme ai segretari regionali del partito. Incontro al quale ha preso parte anche il segretario regionale Ernesto Magorno.

 


Stavolta Renzi, però, sembra esserci andato più morbido del solito, lasciando da parte la lotta al “notabilato del Sud” che aveva messo in allarme tanti anche in Calabria. Alla riunione ha chiesto il massimo dell’impegno e soprattutto di “uscire fuori dal palazzo” per ricucire lo strappo con i territori, specialmente quelli che hanno risposto male alla consultazione referendaria. E la Calabria rientra sicuramente tra questi.

 

Non è stata annunciata, invece, la segreteria nazionale. Il premier e i suoi continuano ad avere alcuni dubbi e l’annuncio ufficiale potrebbe esserci soltanto venerdì o all’inizio della prossima settimana. Rimane assai gettonato il nome del sindaco Giuseppe Falcomatà che ieri si è meritato anche l’attenzione della Velina Rossa che lo ha indicato come uno degli uomini su cui l’ex premier punta per riorganizzare il partito nel Mezzogiorno. Il sindaco dovrebbe entrare in squadra insieme ad altri primi cittadini meridionali per provare a cambiare la tendenza negativa registrata al referendum. E sarà forse dopo l’annuncio della segreteria che Renzi darà più vigore alla riorganizzazione che era stata annunciata da farsi con il lanciafiamme, ma che fin qui ha stentato.

 

Ma novità calabresi di un certo rilievo sono arrivate anche a conclusione della riunione con i segretari regionali. Bersani, commentando l’esito dell’incontro, ha fatto precisi riferimenti al Sud e al governatore Oliverio. “Serve un partito vero” ha detto Bersani specificando come non possa bastare il tour per l’Italia annunciato da Renzi per risollevare le sorti democrat.

 

“Soprattutto al Sud – ha proseguito - dove stanno emergendo figure come De Luca e Emiliano a cui si lega proprio chi sul territorio chiede che si risolvano le emergenze del Paese. I due governatori del Sud, insieme al presidente della regione Calabria Oliverio, stanno convogliando le forze, anche per risolvere questioni territoriali (il commissariamento della Sanità per esempio) e per prepararsi in vista del prossimo congresso dem”.

 

Vere e proprie sirene che l’opposizione a Renzi fa suonare in vista del prossimo congresso e anche in risposta agli attacchi al Meridione che si erano scatenati all’indomani della consultazione referendaria. L’intento di Bersani sembrerebbe quello di coagulare nuovo consenso al Sud per provare a sovvertire l’attuale stato delle cose. Mai come oggi, dunque, il terreno della conta interna al Pd potrebbe essere il Mezzogiorno. E, soprattutto, dopo che verrà fatta chiarezza sulla nuova legge elettorale e sui collegi disponibili si immagina, specie alle nostre latitudini, l’avvio di una grande girandola di riposizionamenti.

 

Riccardo Tripepi

 

Giornalista
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