Cosca Iamonte sepolta da oltre due secoli di carcere

Regge anche in Appello l’accusa della Dda di Reggio Calabria nell’inchiesta “Ada-Sipario” che vede alla sbarra gli appartenenti al clan egemone a Melito Porto Salvo. Diversi reati prescritti e numerose rimodulazioni di pena.
di Consolato Minniti
16 gennaio 2017
22:18

Sono oltre 240 gli anni di carcere inflitti dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, nei confronti di presunti appartenenti alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo.

 


Dopo una camera di consiglio durata diversi giorni, i giudici di piazza Castello hanno deciso per una pioggia di prescrizioni (una quindicina), qualche rimodulazione di pena, tre assoluzioni rispetto al primo grado e la conferma delle posizioni di coloro i quali erano già stati assolti dal gup Antonino Laganà.

 

Sono tredici gli anni complessivi di carcere decisi per il boss Carmelo Iamonte, per il quale è stato riconosciuto il vincolo della continuazione con precedenti sentenze di condanna. Trova, quindi, fondamento l’assunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, rappresentata dal pm Antonio De Bernardo, secondo cui Iamonte, una volta uscito dal carcere, prese le redini del clan, anche in considerazione del successivo arresto del fratello Remingo. Quest’ultimo, è stato condannato a due anni di reclusione. Nei suoi confronti i giudici hanno escluso l’aggravante mafiosa.

 

Rispetto al primo grado, sono stati assolti con formula piena Consolato Malaspina e Pietro Verduci. Assolti per un capo d’imputazione, invece, Domenico Salvatore Calarco ed Emanuele La Pietra.

 

Con l’operazione “Ada-Replica-Sipario”, la Dda reggina fece luce sulle attività della consorteria mafiosa degli Iamonte, di Melito Porto Salvo, arrivando anche a scoprire come la cosca riuscì ad infiltrarsi nelle istituzioni. Il consiglio comunale, proprio a seguito delle inchieste, fu sciolto per mafia e i due sindaci, Giuseppe Iaria e Gesualdo Costantino, chiamati pesantemente in causa. Costantino finì in cella. Entrambi hanno optato per il rito ordinario.

 

Ecco l’elenco con tutte le decisioni della Corte d’Appello

 

Sentenza riformata:

Carmelo Benedetto: prescrizione

Domenico Salvatore Calarco: assolto per un capo d’imputazione. Il resto: prescrizione

Luca Bruno Cannizzaro: prescrizione

Francesco Cento: sei anni e otto mesi

Umberto Crea: prescrizione

Adriano Valentino Ferrara: 1 anno e 4 mesi

Antonio Ferrara: prescrizione

Pasquale Ferrara: prescrizione

Pietro Flachi: otto anni e otto mesi

Filippo Fontana: riconosciuta la continuazione; pena rideterminata in 12 anni

Francesco Fosso: 6 anni

Francesco Martino Foti: prescrizione

Giovanni Gullì: 7 anni e 4 mesi

Carmelo Iamonte: continuazione e 13 anni di reclusione

Francesco Iamonte cl. ’73: esclusione aggravante mafiosa: Pena rideterminata in 3 anni e 5 mesi e 3mila euro

Remingo Iamonte: esclusione aggravante mafiosa. Pena rideterminata in 2 anni

Davide Iaria: 1 anno e 8 mesi e 1400 euro

Antonino Francesco Laganà: prescrizione

Emanuele La Pietra: assolto per un capo d’imputazione. Il resto: prescrizione

Leone Francesco: 6 anni e 8 mesi

Consolato Malaspina: assolto

Giovanni Marino: 4 anni, 5 mesi e 10 giorni

Antonio Meduri: esclusa aggravante mafiosa, pena rideterminata in 7 anni

Consolato Meduri: esclusa aggravante mafiosa, pena rideterminata in 6 anni

Angelo Minniti: 7 anni

Giovanni Minniti: 6 anni e 8 mesi

Salvatore minniti: 8 anni e 8 mesi

Loris Nicolò: assolto per un capo d’imputazione. Il resto: prescrizione

Domenico Nucera: 1 anno e 6 mesi e 3mila euro

Francesco Pangallo: prescrizione

Maurizio Pangallo: 4 anni, 5 mesi e 10 giorni

Quinto Antonio Rosaci: 7 anni e 4 mesi

Santoro Rosari: prescrizione

Pietro Rosato: prescrizione

Giovanni Tripodi cl. ‘71: esclusione II comma 416 bis. Pena rideterminata in 9 anni e 8 mesi

Giovanni Tripodi cl. ’79: esclusione recidiva. Pena rideterminata in 6 anni

Pietro Verduci: assolto

 

Sentenza confermata:

Paolo Amodeo 6 anni

Alessio Borchiero 1 anno e 6 mesi

Giovanni Borruto 7 anni e 4 mesi

Giampaolo Chilà 6 anni

Andrea Domenico Costarella 7 anni e 4 mesi

Giovanni Foti 6 anni e 6 mesi

Giuseppe Guerrera 8 anni

Francesco Iamonte (cl. ’80) 6 anni

Natale Iamonte 6 anni

Giuseppe Romeo Iaria 6 anni e 6 mesi

Carmelo Laganà 6 anni

Antonio Mazzeri 7 anni e 4 mesi

Antonino Tripodi 9 anni

Giovanni Tripodi (cl. ’82) 6 anni

Bartolo Verduci (cl. ’76) 6 anni e 6 mesi

Gaetano Verduci 8 anni

 

Sentenza confermata su ricorso del pm:

Antonino D’Andrea assoluzione

Antonio Salvatore Ferrara assoluzione

Alberto Pizzichemi assoluzione

Domenico Salvatore Sergi assoluzione

Demetrio Tripodi assoluzione

Bartolo Verduci cl. ’86 assoluzione

Francesco Verduci assoluzione

Domenico Gullì assoluzione

 

Consolato Minniti

 

Giornalista
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