Chiusura dell’inchiesta “Costa pulita”, imbarazzi nella politica vibonese

Assessori in auto con esponenti dei clan, favori ai boss in cambio di voti e riunioni in hotel fra politici e mafiosi. Accuse che, se provate, getterebbero un ulteriore macigno sulla scarsa credibilità della politica locale
di Giuseppe Baglivo
16 gennaio 2017
16:56

Crea non poco “imbarazzo” nella politica vibonese la chiusura dell’inchiesta “Costa pulita” da parte della Dda di Catanzaro. Le accuse sono infatti pesanti e – se provate – getterebbero un ulteriore “macigno” sulla già scarsa credibilità della politica locale impegnata a gestire ed a governare negli ultimi anni la cosa pubblica.

 


In particolare, per quanto riguarda il Comune di Briatico, le indagini chiamano in causa l'ex sindaco Francesco Prestia, l'ex assessore Domenico Marzano, l'ex consigliere comunale Sergio Bagnato e l'attuale primo cittadino, nonché presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia che risponde del reato di voto di scambio, aggravato dalle finalità mafiose, nella veste di candidato alle amministrative briaticesi del 2010.  

 

 

Per approfondire, clicca qui per tutti i dettagli dell'inchiesta: 'Ndrangheta: inchiesta Costa pulita, le mani dei clan sul Comune di Briatico

Giornalista
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