La storia di Blessing: fuggita, stuprata ma oggi felice grazie al calcio

E' la storia di una delle tante ragazze fuggite dai luoghi di guerra. La giovane nigeriana grazie all’aiuto dell’associazione “Angeli Bianchi” di Reggio Calabria, è riuscita a raggiungere il suo sogno
di Alessio Bompasso
17 gennaio 2017
08:00
La giovane nigeriana Blessing
La giovane nigeriana Blessing

Questa è la storia di una delle tante ragazze fuggite da luoghi di guerra, adescate da personaggi senza scrupoli. Illuse di trovare chissà quali possibilità di lavoro in Europa e poi sfruttate. Una storia vista e rivista come una sequenza di frame in loop. Molte di loro finiscono sui marciapiedi a vendere il proprio corpo nella continua e mai sazia tratta di schiave che si consuma ai danni di migliaia di ragazze.

 


Questa è la storia di Blessing una giovane ragazza di vent'anni, scappata dalla Nigeria. Madre di una bimba di sei mesi avuta dopo uno stupro subito durante il viaggio verso il vecchio Continente. Ha rischiato più volte di fare la stessa fine di molte sue connazionali. Ora vive in Calabria dove è ospite del progetto Sprar di Calanna, in provincia di Reggio Calabria.

 

Il suo sogno era diventare una giocatrice di calcio. Un sogno diventato realtà grazie all’aiuto dell'associazione "Angeli Bianchi" che da qualche mese partecipa al campionato nazionale di calcio a 5 femminile del Centro sportivo italiano. Per Blessing si è aperta una possibilità di riscatto grazie alla rete umanitaria di accoglienza. A breve, con l'associazione Angeli Bianchi inizierà anche un’attività di volontariato in ospedale. Si renderà utile per aiutare gli altri. Come altri hanno fatto con lei.

 

Alessio Bompasso

Giornalista
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