'Ndrangheta, scioglimento del Comune di Nicotera: nelle motivazioni i profili “shock” dei politici

La relazione del prefetto di Vibo, Carmelo Casabona, inviata al Viminale chiama pesantemente in causa le frequentazioni di sindaco, assessori e consiglieri con la criminalità organizzata
di Giuseppe Baglivo
11 gennaio 2017
10:57

E’ una relazione per alcuni versi “shock” quella che il prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona, ha inviato al Ministero dell’Interno per chiedere - e il 25 novembre scorso ottenere - lo scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi del Comune di Nicotera. Una relazione che delinea un “profilo” di alcuni componenti della giunta comunale - sindaco e vicesindaco in testa -, ed anche di alcuni componenti del Consiglio comunale, estremamente grave e preoccupante, finendo per mettere a nudo più che mai tutte le responsabilità di una classe politica, e di parte della c.d. “società civile”, incapace di selezionare una classe dirigente immune da pericoli di condizionamenti mafiosi.

 


Gli organi elettivi del Comune di Nicotera erano stati rinnovati nelle elezioni amministrative dell’ottobre 2012, mentre la Commissione di accesso agli atti si è insediata il 28 gennaio 2016. Gli elementi posti alla base dello scioglimento del Consiglio comunale - e di conseguenza anche della giunta - per infiltrazioni mafiose vengono definiti nella relazione come “concreti, univoci e rilevanti”, attesi i collegamenti diretti e indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata che si sarebbe inserita negli appalti pubblici tramite ditte ad essa riconducibili.

 

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