Regione, Nicolò: «L’immobilismo della giunta Oliverio paralizza la crescita»

Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella contro il governatore:«Ha chiuso qualsiasi dialogo e confronto con l'opposizione ed ha trattenuto per sé deleghe riguardanti settori strategici come l'agricoltura ed il turismo, per i quali non c'è uno straccio di piano di intervento»
di Redazione
4 gennaio 2017
19:26
Il consigliere regionale Alessandro Nicolò
Il consigliere regionale Alessandro Nicolò

«Dopo l'incontro con la stampa che abbiamo avuto prima di Capodanno, noi esponenti dell'opposizione in Consiglio regionale insieme all'amico Roberto Occhiuto, ora arriva un reportage del “Corriere della Sera” a confermare l'immobilismo della giunta di Mario Oliverio, paralizzata dalle pressioni della nomenclatura e delle oligarchie e da insaziabili appetiti di potere».

 


Le parole di Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, espresse tramite nota, esprimono «la delusione profonda per un governo regionale incapace di dare alla Calabria, ai suoi cittadini più giovani ed alle imprese, non solo prospettive di crescita ma neppure quelle risposte minime in grado di scongiurare il baratro della decadenza economico-sociale».

 

«Ora che sempre più se ne accorge anche la grande stampa - aggiunge Nicolò - non trovano appigli le giustificazioni di Oliverio e dei suoi, volte a scaricare tutti i problemi e i “fiaschi” sulle gestioni passate, né le stizzite accuse alle forze di opposizione tacciate strumentalmente di essere 'gufi': e' proprio il caso di rilevare che nelle calze della Befana, la stampa nazionale ha messo solo cenere e carbone per Oliverio e la sua giunta».

 

«Assediato dai notabilati e impantanato nel bailamme delle pressioni di apparati assetati di potere, Oliverio - continua il capogruppo di Forza Italia - anziché governare e programmare interventi, rivendica postazioni, prerogative e competenze. Ha chiuso qualsiasi dialogo e confronto con l'opposizione ed ha trattenuto per sé deleghe riguardanti settori strategici come l'agricoltura ed il turismo, per i quali non c'è uno straccio di piano di intervento, accettando supinamente scelte che stanno penalizzando olivicoltori ed agrumicoltori e strutture ricettive della nostra regione».

 

«Insomma - conclude al termine del suo intervento Nicolò - ha proprio ragione il Corriere a titolare per la Calabria “primavera tradita”: diremmo, anzi, senza tema di smentita che in Calabria, meteo a parte, si gela e fioccano tormente di neve». 

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