Cosenza, il procuratore Spagnuolo: «Qui una “criminalità liquida”»

Nella città bruzia insiste una microcriminalità non organizzata: «E’ cresciuto pure il traffico di eroina che sta nuovamente comparendo in maniera parcellizzata»
di Fiorenza  Gonzales
30 dicembre 2016
16:35
Il procuratore Mario Spagnuolo
Il procuratore Mario Spagnuolo

Si chiude un anno con il segno negativo. Secondo Mario Spagnuolo, procuratore di Cosenza,  il 2016 è stato un anno dove è stata sentita fortemente la mancanza di organico. E ci vorrà settembre 2017 per colmare la scopertura di organico quando, come previsto, arriveranno gli uditori giudiziari.

 


Nella sede della Procura cosentina, Mario Spagnuolo fa il punto dell’anno appena trascorso a Cosenza, dove dallo scorso maggio ricopre il ruolo di procuratore. Le parole di Spagnuolo si spostano subito sul lavoro che attende l’attività della procura nel corso del 2017: tutela ambientale, tutela della salute, indagini sulla pubblica amministrazione, illecito arricchimento. Ma è soprattutto la microcriminalità a stupire il procuratore «Cosenza è diversa dalle altre città, qui c'è una microcriminalità non organizzata, estemporanea che definirei, usando un termine di Bauman, criminalità liquida. Ed è cresciuto pure il traffico di eroina che sta nuovamente comparendo in città in maniera parcellizzata».

 

Non fa nomi sulle indagini in corso, ma confida nel lavoro della stampa che, ricorda, non deve però vivere di sensazionalismo. Infine, l'appello alla cittadinanza che sia sempre più collaborativa e chiude augurando il suo buon anno dalla sua scrivania che lo vedrà al lavoro senza sosta anche in questo periodo per quasi tutti festivo.

 

Fiorenza Gonzales

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