Depurazione a Lamezia: lavoratori senza stipendio, scatta la mobilitazione

Secondo la ricostruzione del sindacato Uil Trasporti, il Corap riceverebbe i soldi dai comuni per il pagamento dei servizi di depurazione. A questo punto, però, non li verserebbe nelle casse della Deca, mettendo in difficoltà la società stessa e, di riflesso, i suoi dipendenti
21 dicembre 2016
17:17

Attendono ancora il pagamento di due mensilità arreatrate e della tredicesima. Per questo motivo, tra i lavoratori della Deca, società che gestisce l’impianto di depurazione di Lamezia (che serve il comune della Piana e quelli di Gizzeria, Falerna, Curinga e Filadelfia) è scattata la mobilitazione.

 


Secondo la ricostruzione del sindacato Uil Trasporti, il Corap (ex Asi) riceverebbe i soldi dai comuni per il pagamento dei servizi di depurazione. A questo punto, però, non li verserebbe nelle casse della Deca, mettendo in difficoltà la società stessa e, di riflesso, i suoi dipendenti.

 

Per tale motivo, la sigla sindacale, nel denunciare la grave sofferenza economica cui sono sottoposti i lavoratori, ha rimarcato quanto il ritardato pagamento dei corrispettivi maturati dall’azienda abbia “rappresentato una costante fin dall’inizio dell’appalto, partito nell’ormai lontano novembre 2010, ed infatti, ad oggi, il debito insoluto nei confronti della società di gestione Deca ci risulta avere abbondantemente superato i tre milioni di euro”.

 

In tutto questo una porzione di responsabilità è stata addebitata ad altri attori. “Dal giugno del corrente anno è subentrato, nella gestione del rapporto con la società affidataria Deca, il Corap, Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Si tratta del nuovo ente della Regione che accorpa i Consorzi Asi di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo e Reggio. Allo stato attuale - continua il segretario provinciale Servizi ambientali Uiltrasporti, Domenico Fraone - i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria sono esercitati dal Commissario straordinario, la dirigente regionale Rosaria Guzzo”.

 

“La conseguenza di questo accorpamento è - aggiunge - che le somme versate dai cinque comuni consorziati per l’espletamento del servizio depurativo vengono fatte confluire in un unico calderone, in cui, alla fine, non è dato sapere che fine fanno le predette somme”. Al contrario del passato, quando, “pur con i gravi ritardi nei pagamenti, per lo meno si aveva la garanzia che le somme versate dai comuni lametini per la depurazione avevano effettivamente come destino finale la copertura finanziaria del servizio di gestione della piattaforma depurativa”.

 

Per risolvere la questione è stato quindi sollecitato l’intervento del prefetto di Catanzaro Latella al fine di convocare l’organizzazione sindacale, i sindacati del comprensorio, i rappresentati della società Lamezia Multiservizi (soggetto delegato al pagamento per conto del Comune di Lamezia Terme), il commissario straordinario del Corap Rosaria Guzzo e i rappresentati della società di gestione Deca srl.

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