Voto di scambio, respinta la richiesta di arresto a carico di Orlandino Greco

Le indagini si riferiscono al periodo compreso tra il 2003 ed il 2008 durante il quale l’attuale consigliere regionale amministrò il comune di Castrolibero. Per l'accusa i voti ricevuti erano il frutto di un accordo con i clan locali. Mancando i riscontri necessari alle dichiarazioni rese da sei collaboratori di giustizia il Gip ha respinto la richiesta di misura cautelare
di Salvatore Bruno
16 dicembre 2016
12:09

Mancano i riscontri necessari alle dichiarazioni rese ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, da sei collaboratori di giustizia. Per questo il Gip distrettuale di Catanzaro Assunta Maiore ha respinto la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Dda di Catanzaro nei confronti del consigliere regionale Orlandino Greco e di Aldo Figliuzzi.

Orlandino Greco indagato per voto di scambio


Le indagini si riferiscono al periodo compreso tra il 2003 ed il 2008 durante il quale Orlandino Greco amministrò il comune di Castrolibero con ampio consenso elettorale. Quei voti, secondo l'accusa, erano il frutto di un accordo con i clan locali. In particolare, secondo quanto avrebbero dichiarato i pentiti Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Roberto Calabrese Violetta, Edyta Kopaczynska, Marco Massaro e Daniele Lamanna, il clan “Bella Bella” il cui nome poi sarebbe mutuato in “Rango-Zingari”, si dava da fare per garantire sostegno elettorale offrendo denaro e minacciando ritorsioni nei confronti delle persone che si mostravano reticenti a piegarsi al volere della cosca. Orlandino Greco ed Aldo Figliuzzi quindi, rimangono indagati ma a piede libero.


Accolta invece la richiesta di arresto nei confronti di Mario Esposito, 32 anni, ritenuto membro del clan.

Giornalista
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