Palazzo Campanella, si apre la sessione di bilancio

La Commissione presieduta da Aieta esaminerà il documento di programmazione economica per il triennio 2017-19 che descrive una Calabria in crescita. Mentre il bilancio annuale è ancora lacrime e sangue
di Riccardo Tripepi
13 dicembre 2016
22:09

Si apre ufficialmente la sessione di bilancio a palazzo Campanella. Per domani pomeriggio, infatti, è convocata la riunione della Commissione “Bilancio”, presieduta da Giuseppe Aieta che esaminerà il documento di programmazione economica per il triennio 2017-19. Per la giornata di giovedì, con inizio dei lavori in mattinata fino ad esaurimento dell’ordine del giorno, sul tavolo dei commissari finirà il bilancio di previsione per il 2017 e il collegato alla manovra finanziaria oltre alla legge di stabilità 2017.

 


Un vero e proprio tour de force, già preannunciato dal vicepresidente della giunta Viscomi, che dovrebbe far arrivare in Consiglio in Bilancio prima delle festività natalizie. Insieme alla manovra dovrebbero arrivare anche il piano dei rifiuti e quello dei trasporti che sono stati approvati, in realtà si è trattato soltanto di una presa d’atto, dalla Commissione “Ambiente” che ieri si è riunita a palazzo Campanella.

 

I numeri che emergono dal corposo dossier già depositato dalla giunta sono ancora piuttosto preoccupanti. Se da un lato il Documento di programmazione triennale lascia spazio alle speranze e descrive una Calabria in crescita, seppur lieve, il bilancio annuale è ancora lacrime e sangue, per abusa della frase più fatta che esiste quando si parla di contabilità in Italia.

 

Secondo il documento di programmazione: “La Calabria riparte. Nel 2015 il Pil del Mezzogiorno è cresciuto di 1 punto e quello della Calabria di 1.1 con una importante inversione di tendenza nell’agricoltura, nel turismo ed, in misura minore, nelle costruzioni. Questo è accaduto dopo circa sette anni di dati negativi e dopo i dati allarmanti del rapporto Svimez di un anno fa che hanno provocato un drammatico campanello di allarme sul futuro del Mezzogiorno”.

 

Per la giunta, dopo due anni di lavoro e grazie al Master Plan per il Sud e ai Patti per la Calabria, “Esistono le risorse per lo sviluppo ed il prossimo triennio 2017-2019 dovrà essere il tempo della spesa, della realizzazione dei progetti, il passaggio dalla programmazione all’esecuzione degli investimenti e delle opere”.

 

Più nel dettaglio: Il Por ha una dotazione finanziaria di 2,3 miliardi; il PSR di 1,1 miliardi; le opere strategiche di 2,2 miliardi. Sarebbero poi in corso di definizione i contratti di programma del Governo con ANAS ed RFI nell’ambito dei quali la Calabria sarà destinataria di risorse importanti per l’A3, la ex ss 106, il corridoio ferroviario jonico, la predisposizione degli strumenti tecnici necessari alla realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, a partire dallo studio di fattibilità per il quale sono stati allocati 6 milioni di euro nel Patto per la Calabria.

 

Al momento, però, il piatto continua a piangere. I numeri del bilancio di previsione, quelli più attualmente concreti, sono i soliti. Non ci sono i soldi per nulla, o quasi. Il bilancio sarà impegnato per il 70% dalle spese per la sanità e per restante parte per spese vincolate. Le entrate libere, pertanto, sono pari solamente al 14%, cioè circa 700 milioni di euro che saranno assorbite dal pagamento delle spese per il personale e per il funzionamento del Consiglio. Anche per questo la giunta non vuol perdere tempo e chiederà di limitare al massimo la presentazione degli emendamenti.

 

 

Riccardo Tripepi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giornalista
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