A Cosenza la prima tappa del camper di prevenzione gratuita del tumore della prostata

L'unità urologica mobile dell'Associazione Pro Onlus ha fatto tappa ieri nella città bruzia dove, nella sola mattinata di ieri sabato 26 novembre, ha eseguito circa 42 visite
27 novembre 2016
11:59

È possibile guarire dal tumore alla prostata attraverso la prevenzione. A sostenerlo è il prof. Mirone ordinario di urologia presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli e presidente della fondazione PRO Onlus, nata allo scopo di sensibilizzare la popolazione maschile e femminile alla cultura della prevenzione ed in particolare alla prevenzione del tumore della prostata.

 


L'unità urologica mobile dell'Associazione Pro Onlus ha fatto tappa ieri a Cosenza dove, nella sola mattinata di ieri sabato 26 novembre, ha eseguito circa 42 visite.


Successivamente l’Unità mobile sarà presente a Bari, Salerno, Avellino e Reggio Calabria.


L’iniziativa è stata presentata nel corso di un incontro con la stampa e le autorità locali al quale hanno preso parte il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il direttore del carcere Filiberto Benevento, il dottor Francesco Ventura Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale dell’Annunziata, Massimo Bozzo delegato alla sanità di Palazzo dei Bruzi, Gianantonio Tomaselli della Omega Pharma, azienda farmaceutica che collabora all’iniziativa, l’on. Salvatore Magarò.


La prima tappa in Calabria dell’Unità Urologica mobile ha destato molta curiosità tra i cittadini di Cosenza che, oltre ad essersi sottoposti ad un primo screening hanno anche ricevuto materiale informativo sul cancro alla prostata, uno dei principali tumori che colpisce la popolazione maschile. Allarmanti i dati resi noti dal prof Mirone durante la conferenza stampa: tra la popolazione maschile che ha superato i cinquant’anni, una persona su sette in Italia si ammala di cancro della prostata che causa 11.000 decessi l’anno. La prevenzione è pertanto un’arma efficace poiché sono stati raggiunti risultati eccellenti sia nella cura che negli interventi stessi oggi affrontati con molti meno rischi anche per l’utilizzo della robotica in ambito chirurgico.


L’incontro con le autorità locali ha dato ulteriori spunti di riflessione sull’argomento ed ha aperto una discussione sulla possibilità di pensare, in una prospettiva futura, ad un accordo di programma tra la Fondazione Pro e l’amministrazione penitenziaria di Cosenza per dare la possibilità ai detenuti di sottoporsi a visite periodiche gratuite e ad una intesa con l'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano per consentire anche alle persone meno abbienti di effettuare gli esami di prevenzione del cancro alla prostata, così come già attivato nella città di Napoli. In tal senso un dialogo è già avviato con il direttore del carcere di Cosenza e con monsignor Francesco Nolé.
L’ unità urologica mobile messa a disposizione dalla Fondazione Pro, nel giro di due anni, ha compiuto oltre 2.000 visite gratuite in tutta Italia, consentendo anche di individuare tumori allo stadio iniziale poi perfettamente guariti.

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