B&B e affittacamere, Mangialavori propone una riforma alla normativa vigente

Il consigliere regionale:«Si tenta di concretizzare un’idea moderna di turismo per puntare a uno sviluppo sostenibile e coerente con la vocazione dei luoghi»
di Redazione
15 novembre 2016
11:42

«Il Turismo calabrese – scrive il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, consigliere regionale - vive un buon momento con una tendenza alla costante crescita. Accanto alle positive contingenze internazionali che potranno dare un impulso fortemente positivo alla nostra industria, un ruolo decisivo lo hanno giocato quelle piccole aziende, a gestione prevalentemente familiare, conosciute come Bed and Breakfast ed affittacamere. La crescita esponenziale di tali realtà ha determinato per le località turistiche calabresi innumerevoli vantaggi: recupero di aree urbane degradate con la ristrutturazione di palazzi dei centri storici, in luogo della cementificazione di nuove aree extraurbane; sostegno all’economia cittadina grazie all’indotto da queste determinato; destagionalizzazione dei flussi turistici, atteso che le piccole dimensioni di tali realtà, quindi, i costi di gestione, sono economicamente compatibili con la bassa stagione; diffusione della cultura e delle bellezze calabresi».

 


«Alla luce di ciò risulta utile – come rimarcato in nota da Mangialavori - aggiornare la normativa sui Bed and Breakfast elevando a sei le camere utilizzabili e a dodici i posti letto (in sostituzione delle attuali quattro camere e otto posti letto). Tale soluzione, in linea con la normativa di altre regioni (Puglia, Basilicata, Toscana, Sicilia 5 e 20 posti, provincia di Bolzano) consentirebbe a molte strutture di crescere grazie all’ottimizzazione dei costi gestionali con evidenti ricadute positive sul piano dell’occupazione e dell’indotto generato. Analogo discorso per quel che riguarda l’attività di affittacamere che necessariamente va adeguata a quelli che sono i nuovi standard determinati dalla domanda. È opportuno, pertanto, ampliare la disponibilità delle camere e dei posti letto di tale attività con dieci camere disponibili e venti posti letto (in sostituzione delle attuali sei camere e dodici posti letto)».

 

«Il correttivo in esame consentirebbe, altresì, un ulteriore duplice vantaggio. Il primo sarebbe quello dell’incentivazione alla destagionalizzazione delle presenze turistiche. Il secondo, nella potenziale apertura della struttura per tutto l’anno. Immediata conseguenza di ciò, un positivo impatto occupazionale. Per centrare questi obiettivi – conclude la nota - ho depositato due separate proposte di riforma della normativa regionale che disciplina la materia. E ciò nel tentativo di concretizzare un’idea moderna di turismo per puntare a uno sviluppo sostenibile e coerente con la vocazione dei luoghi».

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