Spaccio di droga, smantellata la rete riconducibile al clan Giampà -NOMI

La Polizia di Stato ha effettuato arresti e controlli a Lamezia Terme, nel Vibonese e nel Nord Italia. Una associazione per delinquere finalizzata anche alla commissione di una serie indeterminata di delitti
11 novembre 2016
11:09

Vasta operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti effettuata tra Vibo Valentia e Lamezia Terme, tra martedì e giovedì, dagli agenti della locale Squadra Mobile, unitamente a quelli del Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme. Tra l’altro, sono stati eseguite 48 perquisizioni domiciliari e personali nel capoluogo, a Lamezia Terme, nella provincia di Vibo Valentia ed in alcune città del Nord Italia, con contestuali notifiche di altrettanti avvisi di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica - Dda di Catanzaro, a soggetti ritenuti partecipi di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, traendo in arresto tre persone e denunciandone all’autorità giudiziaria altrettante.

 


Con riguardo alle perquisizioni effettuate, esse fanno riferimento ad attività di indagine, condotte dai menzionati uffici investigativi sotto il coordinamento della Procura Distrettuale, che hanno consentito, attraverso una sistematica analisi delle dichiarazioni di diversi collaboratori di Giustizia appartenenti alla cosca “Giampà” ed una minuziosa attività di riscontro delle stesse, di accertare l’esistenza, dal 2004 al 2012, a margine della cosca medesima, di una complessa associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

 

Il sodalizio criminale, facente capo agli esponenti di spicco della cosca Giampà, che risulta aver operato stabilmente, nel periodo citato, nell’area di Lamezia Terme quale epicentro del traffico della droga, ha evidenziato capacità di approvvigionamento nelle province di Reggio Calabria (area di Rosarno), Vibo Valentia (area di Maierato e Limbadi), Cosenza, Crotone e Milano e si è dimostrato attivo nella commercializzazione di quantitativi anche ingenti, di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish anche proveniente dall’America Latina.


I fatti sono contestati con l’aggravante di essere stati diretti ad agevolare le attività della associazione mafiosa di Lamezia Terme e Nicastro che utilizzava gli introiti dello spaccio per l’acquisto di armi e mezzi destinati ad essere impiegati nei delitti che hanno insanguinato la città in quegli anni oltre che per la retribuzione periodica degli affiliati e per l’acquisto di ulteriori stupefacenti in una viziosa sorta di circolo economico.


Particolarmente articolato si è rivelato l’organigramma della organizzazione malavitosa in cui i maggiorenti della cosca distribuivano a selezionati gregari di loro fiducia, competenti per aree ben individuate, quantitativi anche significativi di droga che poi veniva ulteriormente ceduta ad una più fitta rete di pusher dipendenti dai diversi capi zona che provvedevano alla commercializzazione sul territorio in maniera capillare e tendenzialmente monopolistica.


All’attività hanno partecipato oltre 50 poliziotti coadiuvati da unità cinofile e dal personale del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, ha portato all’arresto in flagranza di uno degli indagati, Bruno Bava (34 anni), di Lamezia Terme, trovato in possesso di oltre 80 grammi di marijuana e di 9 grammi di hashish, nonché ad una nuova denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di altri tre dei soggetti perquisiti, anch’essi di Lamezia Terme, trovati in possesso di più esigue quantità di droga.


Sono stati, altresì, tratti in arresto, a Catanzaro, Rita Passalacqua (50 anni) e Roberto Turin (53 anni), entrambi destinatari di provvedimenti di carcerazione divenuti definitivi, la prima per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, fatti per i quali dovrà scontare una pena di quattro anni e nove mesi ed il secondo per reati in materia finanziaria che gli sono valsi una condanna per la quale deve ancora scontare nove mesi di reclusione.

 

Gli indagati:

 

Andrea Angotti, residente Lamezia Terme, 35 anni
Salvatore Ascone residente a Limbadi, 50 – detenuto attualmente ai domiciliari
Bruno Bava, Lamezia Terme, 34 anni
Davide Belvedere, Lamezia Terme, 26 anni
Giuseppe Buffone, Lamezia Terme, 39 anni
Danilo Cappello, detto “Kirbi”, Lamezia Terme, 27 anni
Giuseppe Cappello, Lamezia Terme, 32 anni
Gabriele Caruso, Placanica, 48 anni
Roberto Castaldo, Lamezia Terme, 26 anni
Domenico Cerra, Lamezia Terme, 60 anni
Francesco Cerra, Lamezia Terme, 27 anni
Andrea Chirico, Lamezia Terme, 36 anni
Domenico Chirico, “U duro”, Lamezia Terme, 39 anni- detenuto attualmente ai domiciliari
Domenico Mirko Corapi, Catanzaro, 29 anni - detenuto attualmente ai domiciliari
Domenico Cracolici, Maierato, 34 anni
Antonio Donato, Catanzaro, 47 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Alessio Gagliardi Morison, Lamezia Terme, 23 anni
Antonio Giampà, Lamezia Terme, 44 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Eugenio Giampà, Lamezia Terme, 27 anni
Francesco Giampà, Lamezia Terme, 29 anni
Giovannino Greco, Lamezia Terme, 33 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Vincenzo Greco, Lamezia Terme, 64 anni
Luigi Leone, Lamezia Terme, 32 anni
Bruno Malvagio, Nocera Terinese, 45 anni
Antonio Mastroianni, Lamezia Terme, 24 anni
Michail Mercuri, Lamezia Terme, 27 anni
Pasquale Mercuri, Lamezia Terme, 27 anni
Angelo Molinaro, Lamezia Terme, 38 anni
Eugenio Monteleone, Lamezia Terme, 41 anni
Francesco Morello, Lamezia Terme, 31 anni
Luigi Notarianni, Lamezia Terme, 35 anni
Pasquale Notarianni, Lamezia Terme, 30 anni
Felice Perri, Lamezia Terme, 29 anni
Giovanni Pujia, Lamezia Terme, 48 anni
Francesco Renda, Lamezia Tereme, 32 anni
Giovanni Roberto, Catanzaro, 37 anni
Maikol Rotundo, Lamezia Terme, 32 anni
Antonio Salatino, Lamezia Terme, 50 anni
Antonio Stagno, Giussano, 48 anni –domiciliari
Emanuele Strangis, Lamezia Terme, 35 anni
Rocco Tavella, Mileto, 32 anni
Claudio Taverna, Lamezia Terme, 40 anni
Giuseppe Tropea, Lamezia Terme, 36 anni
Luigi trovato, Lamezia Terme, 46 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Franco Trovato, Lamezia Terme, 40 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Alessandro Villella, Lamezia Terme, 30 anni
Eric Voci, Gizzeria, 26 anni – detenuto attualmente ai domiciliari
Erjon Vuka, Prato allo Stelvio, 33 anni

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