Giubileo delle Confraternite diocesane a Catanzaro con l’Arcivescovo Bertolone

L’Arcivescovo: “Siate sempre disponibili a lasciarvi provocare alla conversione personale, da verificare nel modo di svolgere fedelmente i vostri compiti confraternali e, soprattutto, ponetevi con fiducia sulla lunga strada della riconciliazione”
di Rosaria Giovannone
7 novembre 2016
11:25

Sabato scorso ha avuto luogo nella chiesa di “San Giovanni Battista” di Catanzaro la giornata giubilare delle Confraternite della diocesi.

 


Ad accogliere i confratelli è stato il presidente dell’Unione diocesana delle Confraternite, Antonio Caroleo, ed il coordinatore regionale della Confederazione Nazionale delle Confraternite, Antonino Punturiero. A seguire le relazioni del Vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Raffaele Facciolo, sugli statuti ed regolamenti confraternali diocesani, e di don Antonio Bomenuto, docente di teologia, che si è soffermato sul tema della misericordia.

 

Al termine degli interventi tutti i confratelli in processione hanno raggiunto la chiesa cattedrale per varcare la Porta Santa e per partecipare alla Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Metropolita Mons. Vincenzo Bertolone. Tra i gonfaloni delle varie confraternite anche il gonfalone dell’Unione diocesana delle Confraternite, realizzato da Maria Tropiano (raffigura le confraternite in cammino verso le due cattedrali della diocesi e la croce di Cristo).

 

Queste le prime parole di Mons. Bertolone rivolte ai presenti: “Carissime consorelle e carissimi confratelli, e voi rappresentanti di tutti i Seggi priorali delle Confraternite diocesane - convenuti per il vostro pellegrinaggio ufficiale in occasione dell’Anno santo straordinario della Misericordia -carissimi rappresentanti della Confederazione regionale delle Confraternite e Arciconfraternite d’Italia, tutti vi benedica il Dio dei padri e Signore della misericordia, che tutto ha creato con la sua parola (Sap 9,1)! Con il pellegrinaggio giubilare, la celebrazione dei sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, il passaggio devoto della Porta santa per ottenere l’indulgenza plenaria, voi manifestate oggi la vostra antichissima devozione cristiana e proclamate solennemente che «solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo».

 

L’Arcivescovo ha ricordato la necessità della conversione: “Siate sempre disponibili a lasciarvi provocare alla conversione personale, da verificare nel modo di svolgere fedelmente i vostri compiti confraternali e, soprattutto, ponetevi con fiducia sulla lunga strada della riconciliazione, della riparazione di eventuali errori commessi, del sacrificio come stile di vita, ai fini dell’incontro gioioso col Padre misericordioso, che ci attende sempre come figli nel Figlio incarnato”.

 

Ha ricordato Bertolone che tutti, e nessuno escluso, sono chiamati alla responsabilità ecclesiale attraverso la formazione costante. «È indispensabile – ha detto il Presule - una lunga, sistematica e organica opera di formazione e di catechesi, che aiuti le persone alla vestizione di questi abiti e segni confraternali e l’ingresso nelle vostre confraternite di nuovi fratelli, prima come novizi e poi dopo un percorso di formazione cristiana e confraternale (noviziato), confratelli consapevoli, partecipi, e veri cristiani, capaci di perpetuare gli alti valori cristiani e devozioni autentiche di cui le confraternite sono scrigno prezioso, custodi intramontabili».

 

Rosaria Giovannone

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