La società “Spazi Comuni” rettifica: “Avete sbagliato De Santis”

Con due distinte missive una a firma del dott. Pezzulli, legale rappresentante dell'azienda in questione, e l'altra a firma del signor Roberto De Santis, ci viene fatto rilevare che si tratta di un caso di omonimia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
di Redazione
4 novembre 2016
23:15

Riceviamo e  pubblichiamo:

 


Sig. Pasquale Motta,
sono Francesco Maria Pezzulli, legale rappresentante p.t. del Centro Studi Ricerca e Sviluppo Spazi Comuni s.r.l. Ho letto oggi un articolo sul vostro portale (https://lacnews24.it/21865/attualit/uno- strano-bando-una-strana-gara-e-spunta-un-nome-roberto-de-santis.html), a firma di tal “Pablo”, che mi ha sdegnato oltremodo.


Preciso, innanzitutto, che il Dr. Roberto De Santis, nato a Crotone il , socio del Centro Studi Ricerca e Sviluppo Spazi Comuni srl, non è l’amico di regate di Massimo D’alema. Non è l’amico di feste di Giampaolo Tarantini. Non è l’amico di Luigi Bisignani e Claudio Burlando. Non è un affarista del settore immobiliare, delle assicurazioni e del gioco d’azzardo. Non ha avuto rapporti con Palazzo Chigi e non è un piduista. Non ha mai conosciuto il Ministro Lupi. Non ha una banca d’affari “London Court”.... e cosi via per tutte le altre falsità riportate nel precitato articolo. Ovviamente riesce davvero difficile pensare ad un semplice errore di omonimia da parte della Sua testata, visto che sono stati utilizzati i dati camerali della società che rappresento, in forza dei quali si evince che il sig. Roberto De Santis, socio della Spazi Comuni s.r.l., è altra persona rispetto al Roberto De Santis descritto nell’articolo, che, in modo subdolo e diffamatorio, si vuole far passare come socio della citata s.r.l.. Tanto, anzitutto, per la diversa data e luogo di nascita....


E’ evidente, quindi, che l’articolo è stato artatamente congegnato per delegittimare, generare sospetti e danneggiare l’immagine del Centro Spazi Comuni, il quale - a costi assai più favorevoli rispetto agli standards regionali del passato per applicativi analoghi - ha progettato e sviluppato, vincendo un regolare bando di gara, il Software per la gestione degli Avvisi Pubblici della Regione Calabria. Questo applicativo, principe nel suo genere, consente di gestire efficacemente, come mai prima d’ora, la digitalizzazione dei processi amministrativi legati agli Avvisi Pubblici calabresi in corso d’attuazione.


Non mi dilungo oltre sulle allusioni capziose e mistificatorie dell’articolo in questione, dal momento che sia l’amministrazione regionale (http://urp.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?1408) che il Dr. Roberto De Santis, socio di Spazi Comuni hanno evidenziato rispettivamente gli aspetti di trasparenza dell’azione amministrativa regionale e di infondatezza del suddetto menzognero articolo.


Di certo non è consentito ad alcuno sollevare il dubbio sulla regolarità e legittimità dell’attività di Spazi Comuni in assenza di qualsivoglia elemento fattuale, oggettivo e soggettivo, che tale dubbio possa sostenere. Non è consentito porre Spazi Comuni al centro di menzognere dicerie. Non è consentito creare, ad arte, immagini poco trasparenti al solo ed unico scopo di annullare, nel liquame della diffamazione, chi potrebbe essere uno scomodo concorrente di altre aziende magari “benvolute” alla Sua testata.


Detto ciò, Le chiedo fermamente, a tutela della rispettabilità di Spazi Comuni e dei suoi soci, di rettificare con immediatezza l’articolo in questione in ordine alla esatta identificazione del sig. Roberto De Santis, socio della Spazi Comuni s.r.l.; di voler, altresì, eliminare dalla rete quelle parti dell’articolo che concretizzano una vera e propria diffamazione nei confronti della società che rappresento.
Mi riservo, comunque, di adire le vie legali, tanto in sede penale che civile, a tutela dell’onorabilità, dell’immagine, dei diritti e degli interessi del Centro Studi Spazi Comuni. Mi sia consentita un’ultima annotazione: se qualcuno vuole, in piena libertà e responsabilità, scrivere o ragionare in un certo modo, abbia almeno il coraggio e la decenza di non nascondersi dietro uno pseudonimo...... .


Et de hoc satis!


***


Egr. Direttore,
sono il Dott. Roberto De Santis, nato a Crotone il 22 gennaio 1968 (allego ad ogni buon conto copia della mia carta d’identità) socio del Centro Studi Ricerca e Sviluppo Spazi Comuni s.r.l.. Ho avuto modo di leggere un articolo presente sul vostro portale telematico (https://lacnews24.it/21865/attualit/uno-strano-bando-una-strana-gara-e-spunta-un-nome-roberto-de-santis.html) riguardante la mia persona, quale socio dell’anzidetta s.r.l., che ha destato, dopo un primo momento di incredulità, sdegno e rabbia. Le preciso, innanzitutto, non ho mai frequentato o conosciuto Massimo D’alema, Giampaolo Tarantini, Luigi Bisignani e Claudio Burlando. Non ho mai lavorato nel settore immobiliare, delle assicurazioni e del gioco d’azzardo. Non ho mai avuto rapporti con Palazzo Chigi. Non sono mai stato Massone e ancor più piduista. Non ho mai conosciuto il Ministro Lupi. Non sono titolare di una banca d’affari. E’ evidente che chi ha scritto l’articolo abbia attribuito al sottoscritto “qualità” appartenenti forse ad altra persona che porta il mio stesso nome e cognome. E’, però, difficile ritenere che si sia potuti incorrere in un mero errore di omonimia, considerato che sono stati utilizzati i dati camerali della società della quale faccio parte, in forza dei quali si evince, già solo per la diversa data e luogo di nascita, che sono persona diversa da quella descritta nel citato articolo. Le chiedo, in merito, di provvedere immediatamente alla rettifica dell’articolo in questione, che lede la mia identità, onorabilità, reputazione ed immagine, nonché quelle della società di cui faccio parte. Mi riservo, comunque, sin d’ora di adire le vie giudiziarie, tanto in sede penale che civile, a tutela di ogni mio diritto. Saluti, arch. Roberto De Santi

 

*****

Prendiamo atto della precisazione e ci scusiamo per l'errore chiaramente determinato da un evidente caso di omonimia. Rimangono tuttavia immutate le nostre perplessità circa le procedure del bando di gara, sulle quale stiamo attuando ulteriori verifiche e, dunque, non escludiamo di ritornarci nei prossimi giorni. D'altronde l'articolo allo stato non ha denunciato nessun caso di illegittimità, semmai, di opportunità.


La redazione

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