Referendum, il Pd calabrese a Roma per il “Si”

Ben 18 i pullman partiti alla volta della Capitale, Magorno: «È un giorno di festa perchè portiamo in piazza l'Italia e la Calabria che vogliono cambiare e spingono per entrare nel futuro»
di Riccardo Tripepi
30 ottobre 2016
08:47

Ci sono voluti 18 pullman per contenere il renzismo calabrese, che ormai ha inghiottito tutto il partito, in viaggio verso la manifestazione romana di Piazza del Popolo.


L’asse Magorno-Oliverio è stato nuovamente benedetto da Luca Lotti e dai colonnelli romani e il partito calabrese ha risposto alla grande con una presenza praticamente totale, partendo dalla deputazione, passando per i consiglieri regionali e arrivando fino agli amministratori locali. Uno spiegamento di forze che dovrebbe tornare molto utile al premier Renzi, se poi dovesse davvero trasformarsi in una messe di sì al momento di depositare le schede nelle urne.


 

«La Calabria popola la piazza di Roma dove oggi si è svolta la manifestazione per il sì alla riforma costituzionale – recita la nota ufficiale diffusa dal partito che nella serata di ieri è stata fatta rimbalzare in modo virale sui social - Ben 18 i bus, organizzati dal Pd Calabria, che dalla notte di venerdì si sono messi in viaggio da tutte le province calabresi con destinazione la Capitale. Una vera e propria carovana, a cui si sono aggiunte le numerose persone partite in auto e treno. Il Pd Calabria ha portato in piazza tanti militanti e non solo: a Roma c'erano anche il presidente della Regione Mario Oliverio, il sottosegretario Marco Minniti, parlamentari, decine di sindaci e amministratori locali».

 

E poi il commento ufficiale di Magorno. «E' un giorno di festa - ha detto il segretario Pd Calabria Ernesto Magorno - perchè portiamo in piazza l'Italia e la Calabria che vogliono cambiare e spingono per entrare nel futuro. Ringrazio i tanti calabresi che oggi sono qui, a partire dal presidente Oliverio e dal sottosegretario Minniti: la loro presenza ci indica che il percorso della riforma costituzionale è la strada maestra per costruire istituzioni più forti». Chissà se sarà anche la strada maestra per ottenere dal governo romano il necessario sostegno alla sviluppo e, soprattutto, la fuoriuscita della Calabria dal commissariamento della sanità o, quantomeno, la sostituzione dell’odiato duo Massimo Scura-Andrea Urbani.

 

Per il momento è Magorno a godersi il momento, dopo la boccata di autentico fiele del giorno prima quando ha dovuto subire l’onta di vedere tantissime persone alla manifestazione per il sì organizzata a Crotone da Flora Sculco che, praticamente, si sta riavvicinando al Pd nonostante la sua ferma opposizione. Il tutto dopo aver strappato il Comune pitagorico alle ultime elezioni al Partito democratico, facendolo implodere su tutto il territorio provinciale. C’è da augurarsi che sul referendum abbia fatto i conti meglio che su Crotone, altrimenti sarebbero guai per il Pd calabrese.

 

Riccardo Tripepi

 

 

Giornalista
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