Referendum, Crotone scende in campo per il “Sì”

Partecipato incontro promosso dalla consigliera regionale Flora Scluco de I Demokratici – Calabria in Rete a sostegno del Sì al referendum costituzionale
29 ottobre 2016
10:18

Bisognerà attendere il prossimo 10 novembre per sentire pronunciare da Ernesto Carbone, membro della segreteria politica del Pd le ragioni del Sì al referendum del prossimo 4 dicembre.

Il responsabile pubblica amministrazione e Made in Italy del Pd nazionale costretto a letto per una broncopolmonite non ha potuto partecipare all’incontro svoltosi presso il Lido degli Scogli  a  Crotone, organizzato dalla consigliera regionale Flora Scluco de I Demokratici – Calabria in Rete a sostegno del Si al referendum costituzionale.


 

In quell’occasione Carbone sarà in città con il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Assenze a parte, l’iniziativa ha fatto registrare una folta presenza di pubblico e di amministratori. I lavori moderati da Giuseppe Pitaro si sono aperti con i saluti di Ugo Pugliese, sindaco di Crotone.

 

Nel suo intervento, il sindaco di Crotone ha posto attenzione sul Senato e la nuova voce che dovrebbero avere le autonomie locali. Al primo cittadino pitagorico è seguito il sindaco di Cirò Marina Nicodemo Parrilla che nel dirsi riformatore ha illustrato la sua idea di cambiamento attraverso il Si del 4 dicembre.

 

Alla stabilità istituzionale ha fatto riferimento il sindaco di Cutro Salvatore Divuono. E’ stata poi la volta del sindaco di Mesoraca Armando Foresta che ha sottolineato l’esigenza di un cambiamento radicale. Per  Foresta il referendum offre l’occasione di un cambiamento radicale soprattutto in territori come quello crotonese. La parola è passata poi all’onorevole Ferdinando Aiello che da diversi mesi si sta battendo per le ragioni del Si, un deputato vicino al territorio crotonese ha sostenuto Pitaro nell’introdurlo.

 

Aiello è subito entrato nel merito della riforma. “La riforma - ha sostenuto- entra nel merito e riguarda esclusivamente  Regione e Senato, non i poteri del Presidente del Consiglio, riguarda il Senato perché il bicameralismo aveva una funzione ritardatrice e lo avevano sostenuto anche i padri costituenti. Oggi, non è più attuale un percorso di quel tipo. Aiello ha portato come esempio l’approvazione della legge “Dopo di noi” una legge importantissima per molte famiglie e alla cui approvazione si è giunti dopo quattro anni. Le argomentazioni del no, ha sostenuto ancora Aiello non reggono. Oggi si risponde a parametri che sono europei, è entrata in gioco la globalizzazione, vi sono fenomeni più grandi di quella che è la nostra organizzazione costituzionale”.

 

Per Aiello si tratta di una riforma che va votata con la testa e non con la pancia e non va dato un giudizio sul Governo regionale o nazionale  ma va dato un giudizio sul metodo che si sta proponendo, metodo di nuova organizzazione di modello dello Stato. Votare si, ha detto ancora Aiello, significa dimostrare di essere una società matura e pronta ad entrare nei processi più importanti”.

 

I lavori sono stati poi conclusi dalla consigliera regionale Flora Sculco. “La nostra decisione  non è stata presa per mero calcolo politico, come qualcuno vuol lasciar credere ma sta nell’esperienza acquisita che trova le basi nella nostra cultura  riformatrice viene da lontano e ha da sempre costituito un valore fondativo della identità del movimento”

 

Antonella Marazziti

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top