Teatro Rendano, otto spettacoli dedicati al tango

La stagione, unica del genere in Italia, organizzata da UniterpreSila, giunta alla terza edizione, coincide con il centenario della prima composizione della Cumparsita, risalente al 26 ottobre del 1916
di Redazione
25 ottobre 2016
11:21

Si apre il sipario sulla rassegna “Epistolari, le Carte Vive – Brevi Diari Sentimentali”, un cartellone di otto spettacoli programmati nella sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, interamente dedicati al tango, articolato in tre diversi momenti: il dibattito, la musica accompagnata alla recitazione, il ballo. La stagione, unica del genere in Italia, organizzata da UniterpreSila, giunta alla terza edizione, coincide con il centenario della prima composizione della Cumparsita, risalente al 26 ottobre del 1916. Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, ospitata nel chiostro di San Domenico e moderata da Alessandro Chiappetta, sono intervenuti la presidente di UniterpreSila Ida Nicoletti, la vice presidente Stefania Martucci, il maestro compositore Francesco Perri, l'attore Francesco Bossio e il maestro di ballo Ciccio Aiello.

 


Gli otto appuntamenti sono così strutturati:

alle 18.30 dibattito sul tema "Tracce di tango", con differenti ospiti chiamati a discutere di storia, cultura, curiosità e costume intorno al tango;

alle 20 lo spettacolo, con il maestro Francesco Perri al pianoforte e l'attore Francesco Bossio a declamare i versi su cui il tango  è stato musicato;

alle 21.30 la milonga, genere musicale folkloristico della regione del Rio de la Plata, tipico dell'Argentina e dell'Uruguay, con il maestro Ciccio Aiello di Calabriatango itinerante, la musica di Dj Paris e le danze aperte al pubblico.

 

Il costo del biglietto è di 12 euro con parte dell'incasso devoluto alla Terra di Piero. «Questa rassegna è un percorso, un itinerario - ha detto il maestro Francesco Perri - che parte dalla nascita del tango e arriva al mondo contemporaneo cercando anche di capire cosa è rimasto di questo ballo così affascinante e cosa passa alle nuove generazioni. Sul tango purtroppo è vivo un sentimento duplice: da una parte c'è voglia di scoprirlo e di riscoprirlo, dall'altra invece è come se si sentisse la necessità di prenderne le distanze».

 

«Noi speriamo che tanta gente possa partecipare - ha aggiunto il maestro Ciccio Aiello - anche perchè il tango è un ballo sociale. A Cosenza poi c'è una bella comunità di tangheri che sono sicuro troverà sicuro interesse in una iniziativa come questa».

 

«Crediamo molto in iniziative di tipo culturale come questa - ha concluso la vice presidente di UniterpreSila Stefania Martucci - che abbinano alla innegabile crescita culturale del territorio anche la solidarietà».

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