Aeroporto di Reggio Calabria a rischio chiusura, ancora una fumata grigia VIDEO

Il commissario liquidatore: «I soci pubblici di Sogas devono tirare fuori i soldi se si vuole evitare che lo scalo non sospenda le attività neanche per un giorno»
di Riccardo Tripepi
21 ottobre 2016
11:22

I soci pubblici di Sogas devono tirare fuori i soldi se si vuole evitare che l’Aeroporto di Reggio Calabria non chiuda neanche per un giorno, nell’attesa che l’Enac affidi lo scalo ad una nuova società.

 


Lo ha chiesto chiaramente il commissario liquidatore della Sogas, la società che ha gestito lo scalo fino ad oggi accumulando un passivo di circa 9 milioni di euro. Tanto che la Procura ha presentato istanza di fallimento al Tribunale di Reggio Calabria. All’ultima udienza il Giudice Delegato si è riservato ogni decisione per capire se esistano i margini per la concessione dell’esercizio provvisorio.


Tale drammatica situazione è stata spiegata dal liquidatore Bernardo Femia durante la riunione che il Prefetto di Reggio Michele di Bari ha convocato d’urgenza. All’incontro hanno partecipato per la Regione Calabria, il capogruppo del Pd Sebi Romeo, il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, il sindaco Giuseppe Falcomatà, il Direttore aeroportuale Enac Calabria Carlo Marfisi, per la Direzione territoriale del lavoro, Antonia Quattrone, oltre ai segretari territoriali delle organizzazioni sindacali e ad una delegazione di rappresentanti dei lavoratori di Sogas.
Nel corso della riunione, i sindacati hanno chiesto che siano intraprese tutte le necessarie iniziative per salvaguardare il futuro occupazionale degli oltre 100 lavoratori interessati dalla problematica.


Il liquidatore della Sogas, ha confermato la necessità di arrivare all’esercizio provvisorio dello scalo, circostanza che potrà favorire anche la possibilità di adire il Ministero del Lavoro per il riconoscimento della Cassa Integrazione.


I rappresentanti istituzionali hanno, al riguardo, sottolineato l’importanza per la Città Metropolitana della presenza dell’Aeroporto, quale infrastruttura strategica per la mobilità della provincia ed hanno assicurato il massimo impegno. Alle parole adesso dovranno seguire i fatti. Anche perché i tempi per l’affidamento dell’Aeroporto ad una nuova società non sono strettissimi e serve liquidità per poter giustificare l’esercizio provvisorio. In maniera tale che il Tito Minniti possa continuare a rimanere aperto fino a quando si comincerà a lavorare al progetto di rilancio, così come più volte ha assicurato lo stesso governatore Oliverio.

 

 

 

 

 

 

Giornalista
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