Evasione fiscale nel Cosentino: nel mirino alberghi e strutture ricettive

Dalle indagini emerso il mancato versamento dell’Imu, dal 2012 al 2015, per circa 6 milioni di euro. Nel corso dei controlli rinvenuti anche immobili per i quali non si era provveduto a un regolare accatastamento
21 ottobre 2016
07:44

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha scoperto una maxi evasione di imposte locali da parte di stabilimenti balneari, alberghi e strutture ricettive presenti nella fascia costiera dell’Alto Tirreno.


In particolare, le attività ispettive svolte, originate da forme di collaborazione con gli Enti locali, hanno riguardato il corretto assolvimento dell’Imposta Municipale Unica (Imu) introdotta nell'ambito della legislazione attuativa del federalismo fiscale. Dai controlli effettuati nei confronti di circa 50 attività imprenditoriali e società operanti in vari Comuni della Provincia di Cosenza, è emerso il mancato versamento, dal 2012 al 2015, per circa 6 milioni di euro.



Nel corso dei controlli sono stati rinvenuti anche immobili posseduti da imprese e per i quali non si era provveduto ad un regolare accatastamento. In tali casi i militari hanno determinato le imposte locali dovute applicando gli specifici coefficienti fissati annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al valore degli immobili iscritti in bilancio o nel libro dei beni ammortizzabili, al lordo del relativo fondo di ammortamento.


Oltre all’imposta evasa, le persone e le società che non hanno adempiuto ai previsti pagamenti, saranno soggette anche ad una sanzione amministrativa del 30% dell’importo dovuto.

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