Crolla l'inchiesta “Erinni”, tutti assolti per la faida di Oppido

Regge solo l'associazione mafiosa nell’ambito del procedimento sull’omicidio di Francesco Raccosta, l’uomo dato in pasto ai maiali ancora vivo
di Redazione
30 settembre 2016
19:36

Nessun colpevole per l'omicidio di Francesco Raccosta, l'uomo che sarebbe stato dato, ancora vivo, in pasto ai maiali. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Palmi, che ha assolto Simone Pepe dall'accusa di omicidio nel processo "Erinni". Per la verità tutto l'impianto accusatorio riguardante la faida di Oppido Mamertina non ha retto al vaglio dei giudici del Tribunale della cittadina della Piana. Tutti gli imputati accusati di omicidio, infatti, sono stati assolti. Vana la richiesta di cinque ergastoli, presentata dalla Dda di Reggio Calabria. Ciò che trova riscontro, invece, è l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione illegale di armi, procurata inosservanza di pena e traffico di droga.

 


Oltre a Simone Pepe, sono stati assolti dagli omicidi contestati dal pm Pantano, anche Giuseppe Ferrara, Rocco Mazzagatti, Pasquale Rustico e Domenico Scarfone.

 

Destò particolare scalpore l'intercettazione nella quale Simone Pepe confessava ad un amico di aver preso parte all'omicidio Raccosta e di averlo dato in pasto ai maiali. Le successive indagini della Dda portarono a contestare al giovane ben quattro episodi di sangue, per i quali però l'accusa non ha retto.

 

Le condanne decise dal Tribunale sono comunque piuttosto pesanti: 20 anni e quattro mesi di carcere a Rocco Mazzagatti; 15 anni di carcere a Simone Pepe; 10 anni a Leone Rustico; 13 anni e 4 mesi a Pasquale Rustico; 16 anni a Domenico Polimeni; 10 anni a Domenico Scarfone. Assolti da tutte le accuse Alessandro Rocco Ruffa, Silvana Attenni, Valerio Pepe e Giuseppe Ferraro.

 

c. m.

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