Regione, il Consiglio dura solo un’ora e rinvia il 50% dell’ordine del giorno

Oliverio vuol nominare anche un nuovo “capo” alla guida dell’Enoteca regionale. Inevitabile la discussione in Aula e il successivo rinvio della votazione finale
di Riccardo Tripepi
30 settembre 2016
17:25

Niente da fare. Il Consiglio regionale continua ad arrancare. Appena il 51% dei consigliere ha risposto presente (16 su 30) e appena il 50% dei punti all’ordine del giorno è stato effettivamente trattato.

 


Se si considera che i provvedimenti da discutere erano soltanto 4, l’Aula è riuscita ad approvare soltanto una proposta di legge e un provvedimento amministrativo. Peraltro scarsamente significativi. La proposta di legge riguarda alcune disposizione in materia di attuazione delle politiche comunitarie, mentre il provvedimento amministrativo approva i rendiconti di gestione dell’Azienda Calabria Lavoro. Sulla cui gestione ci sono state diverse critiche da parte di Enzo Ciconte che ha chiesto lumi sul parere del Dipartimento Bilancio sulla vicenda. Ciconte, ex vicepresidente della giunta prima di “Rimborsopoli” si conferma, dunque, uno dei consiglieri del Pd più scontenti della legislatura.


L’attuale vicepresidente Viscomi, invece, ha sottolineato il buon lavoro svolto dal governo sul riordino degli Enti strumentali «Stiamo recuperando il tempo perduto – ha detto - Emerge la necessità tuttavia di un coordinamento strategico che serva anche per il rispetto delle norme di spending review. In particolare è necessario ripensare Fincalabra e Fondazione Terina e a una nuova agenzia per "lo sviluppo e l'innovazione del sistema universitario». Certo che con questi ritmi ci si potrebbe impiegare anche un decennio.


Per il resto tutto rinviato alla prossima riunione. La proposta di legge assai delicata che prevede la razionalizzazione dei finanziamenti alle opere pubbliche inserite nella manovra finanziaria è stata subito rinviata per espressa richiesta di Giuseppe Aieta che è il proponente. Servono maggiori approfondimenti.


Stessa sorte per le modifiche alla legge che istituisce e regola l’Enoteca Regionale. In particolare un punto ha scatenato la discussione in Aula: la sostituzione dell’attuale Consiglio d’amministrazione con un organo monocratico di nomina dell’attuale governatore. Inevitabile che l’opposizione, tramite il capogruppo di Fi Alessandro Nicolò, chiedesse lumi in merito. La risposta dai banchi del centrosinistra è stata laconica: serve a snellire gli iter burocratici. A quel punto anche il capogruppo di Ncd Giovanni Arruzzolo ha chiesto il rinvio della trattazione.


Un Oliverio assai imbufalito, pur costretto a cedere alla richiesta di rinvio dall’esito della votazione finale, ha tuonato che la modifica verrà messa al primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta. Si vede proprio che il governatore non vede l’ora di nominarlo questo nuovo organo monocratico alla guida dell’Enoteca Regionale. Oppure che per la Calabria sia una delle urgenze più impellenti, prima ancora di occupazione, infrastrutture, trasporti, sanità, turismo, fondi europei e tutte quelle altre quisquilie che la relegano agli ultimi posti di ogni classifica europea sulla qualità della vita.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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