Viabilità e trasporti, la mobilità è negata in Calabria

La città di Rossano propone un tavolo istituzionale per affrontare lo sviluppo delle infrastrutture nell’area Ionica. Ne discuteranno anche Corigliano, Cassano e Crotone
di Redazione
27 settembre 2016
08:06

Viabilità e trasporti i Calabria. Su questo si concentreranno le attenzioni delle amministrazioni di Rossano, Corigliano, Cassano e Crotone. Questioni che non verranno semplicemente affrontate a tavolino: «È ben altra – si legge in un comunicato - la sfida alla quale l’amministrazione targata Mascaro e la città di Rossano stanno lavorando non da oggi, da co-protagonista insieme e d'intesa con le amministrazioni comunali delle più grandi città della costa ionica cosentina e crotonese: attraverso una stessa delibera di consiglio comunale, approvata simultaneamente da tutti i comuni da Crotone a Rocca Imperiale, richiedere la partecipazione di Governo, Regione, Anas e Ferrovie ad un tavolo storico e straordinario sulla mobilità negata in questa zona della Calabria, da ospitare in questo territorio».

 


Con tre questioni all'ordine del giorno per lo sviluppo di quest'area strategica della Calabria e, quindi, dell'intera regione: «l'ammodernamento della SS106, in particolare dei megalotti 8 (Mandatoriccio – Sibari) e 9 (Mandatoriccio – Crotone Aeroporto) ad oggi non coperti da finanziamento; la realizzazione della metropolitana leggera di superficie da Sibari a Crotone, con il prolungamento della via ferrata fino all'Aeroporto di S.Anna ed il potenziamento dei collegamenti ferroviari da Sibari a Paola, connettendo così la linea ionica con la linea tirrenica e, quindi, con la direttrice dell'alta velocità verso il Centro Nord Italia».

 

 Un progetto, continua la nota, che interpreta e fa proprio il grido dall'allarme di questo vasto territorio sia in termini di sicurezza stradale che di riscatto da una condizione non più sostenibile di arretratezza e sottosviluppo, Rossano sta dialogando con le Città di Crotone, Corigliano e Cassano per organizzare, a breve, un evento di attenzione e portata nazionale dei quali non vi è traccia nel passato recente.

 

Sulla vicenda del depuratore consortile con Corigliano, pur prescindendo dalle rassicurazioni sul finanziamento in essere che il Sindaco ha già avuto modo di registrare nei diversi incontri ad hoc avuti presso la Regione Calabria, amareggia constatare la disinformazione complessiva che soprattutto ex amministratori di questa città dimostrano su una questione che da tempo è divenuta ormai di interesse regionale. L'intervento previsto per Rossano, infatti, rientra tra i 16 in tutta la regione per i quali l'Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) guidata da Raffaele Cantone ha evidenziato problemi relativi agli schemi di convenzione del previsto project financing per una non corretta ripartizione dei rischi tra soggetto privato e pubblica amministrazione, per la maggior parte risultati da una valutazione a carico di quest'ultima e, quindi, dei comuni.

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