Magorno serra i ranghi: sforzo massimo sul referendum, poi i cambiamenti

La macchina referendaria della segreteria è lanciata a pieni giri. L'evento già programmato del prossimo primo ottobre a Lamezia Terme segnerà l'inizio ufficiale della campagna elettorale
di Riccardo Tripepi
23 settembre 2016
22:13

Non si può dire che il segretario regionale Ernesto Magorno non stia producendo il massimo sforzo per tenere compatto il Pd e provare a superare da vincitore le forche caudine del referendum costituzionale.  

 


Fino al momento il gioco lo sta conducendo bene. Per sedare i più critici fra i consiglieri regionali ha convocato a Lamezia una riunione dei gruppi Pd e Dp con la segreteria. Ed ha praticamente supportato le richieste di tutti. Sulla sanità ha annunciato imminenti cambiamenti che, ovviamente, dovrebbero riguardare l’Ufficio del commissario Scura. Questo è il punto che tiene imbrigliato anche Mario Oliverio e i suoi, riscopertisi diversamente renziani e pronti a votare sì al referendum. Una contropartita deve essere stata garantita da Roma e Magorno non fa passare giorno senza ricordarlo agli astanti per via traversa.

 

Il referendum viene poi indicato, inoltre, come il momento superato il quale si potrà arrivare anche al “cambio di passo” che da molti è stato richiesto anche durante la riunione di Lamezia. Il che vuol dire che impegnarsi per il referendum conviene a tutti e che una volta superato lo scoglio e garantito l’allontanamento di Scura o, addirittura, l’uscita della sanità dal commissariamento si potrebbe mettere mano alla giunta per far rientrare nei posti di governo la politica che è stata messa ai margini dopo l’esplodere di Rimborsopoli.

 

Ed allora, come al solito, tutti hanno preferito evitare scontri e proseguire in questa complicatissima partita a scacchi. Il comunicato diffuso al termine della riunione tra partito e gruppi, infatti, si è limitato ad annunciare la creazione di "un gruppo di lavoro ristretto e agile che metta insieme dirigenti della segreteria regionale, consiglieri regionali e parlamentari. Un luogo di elaborazione politica, di confronto e di sana interlocuzione fra i diversi livelli politici e istituzionali del partito".

 

"Nel corso dell'incontro - riporta un comunicato del Pd - si è a lungo discusso della situazione politica calabrese, ponendo in primo piano la necessità di un raccordo stretto e collaborativo fra le articolazioni del partito e le espressioni istituzionali. Dalla sanita' alla questione sicurezza, sono stati approfonditi tutti i temi centrali dello sviluppo della Calabria. In primo piano, ancora, l'appuntamento del referendum sulla riforma costituzionale che impegnerà il partito a tutti i livelli in una serie di iniziative e manifestazioni sul territorio, a partire dall'evento già programmato del prossimo primo ottobre a Lamezia Terme e che segnerà l'inizio della campagna elettorale".

 

Neanche il tempo di concludere la riunione che Magorno aveva già messo in calendario un altro appuntamento: la conferenza stampa che sabato avrà luogo a Lamezia insieme a Riccardo Nencini e Luigi Incarnato, segretario nazionale e regionale del Psi per lanciare la campagna referendaria "I Socialisti di Calabria per il sì al referendum costituzionale". 

 

La macchina referendaria della segreteria, insomma, è lanciata a pieni giri. Da capire se il resto del partito vorrà e riuscirà a tenere questi ritmi.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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